
SALENTO – Con l’ultima ondata di maltempo sale il conto degli eventi estremi in Puglia dove dall’inizio dell’estate più bollente si sono verificati ben 20 tra nubifragi, bombe d’acqua, tornado, tempeste di vento, grandinate e ondate di calore. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, dopo il tornado nel Salento e il nubifragio nel foggiano, sulla base dei dati dell’European Severe Weather Database (Eswd), rispetto all’incertezza che caratterizzerà il clima in Puglia almeno fino alla fine della settimana.
Siamo di fronte ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione del clima in Italia in una estate che dal punto di vista climatologico ha fatto registrare nel mese di giugno una temperatura media superiore di ben +2,88 gradi rispetto alla media, su valori vicini al massimo registrato nel 2003 mentre nel mese di luglio la colonnina è stata più alta di +2,26 gradi la media, inferiore solo al 2005.
Le precipitazioni violente provocano danni perché i terreni non riescono ad assorbire l’acqua su un territorio reso più fragile dalla cementificazione e dall’abbandono con 230 i comuni, ovvero l’89% del totale, a rischio idrogeologico secondo dati Ispra.
I fenomeni estremi, oltre ad azzerare le produzioni, danneggiano piante e alberi, con una frequenza e una violenza che gli agricoltori non possono in alcun modo gestire e sopportare. Il rischio idrogeologico riguarda contesti prevalentemente agricoli o naturali per il 67% perché in Puglia la terra frana e si consuma anche a causa dell’abbandono delle aree rurali per fattori diversi a cui si aggiungono fenomeni meteorologici sempre più intensi. A causa della siccità i campi sono allo stremo in Puglia e hanno già perso in media il 30% delle produzioni dalla frutta al grano, dal foraggio per alimentare gli animali al latte, fino alle olive e alle cozze, con gli effetti anche sull’annata prossima, mentre gli invasi registrano un calo progressivo dell’acqua.
Ma ci sono anche aree dove l’acqua non arriva e gli agricoltori sono costretti ad abbandonare le colture, dopo i costi sostenuti.
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