Salve, “al fianco del vicesindaco, contro la mafia”: Salento unito in corteo

SALVE – È domenica pomeriggio e quello che attraversa Salve non è solo un lungo corteo di striscioni e fasce tricolore. Quello che attraversa il paese è uno scudo contro la mafia. Dietro a questo scudo e a testa alta c’è il viceasindaco Giovanni Lecci, la cui abitazione nei giorni scorsi ha subito un attentato incendiario. Stretti al suo fianco ci sono il sindaco del paese e tanti altri sindaci, istituzioni, concittadini, associazioni. Lecci si dice commosso e ancor più determinato a non arretrare di un passo, nel solco di quanto fatto finora. Contro il fuoco appiccato di notte in casa del vicesindaco, le istituzioni unite e in marcia hanno inteso mandare un messaggio chiaro.

Il lungo corteo solidale, partito da Piazza Renata Fonte, si è concluso in Piazza Concordia. «Non ci lasceremo piegare» ha ribadito qui il vicesindaco, nonché assessore ai Lavori pubblici, Lecci. E adesso, più che mai, sa di non essere solo in questa battaglia la cui posta in gioco è alta: in ballo ci sono i valori come giustizia e libertà.

 

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