Attualità

La guerra non ferma l’export del vino, ma si prevede un autunno difficile

LECCE – La guerra non fa paura. E nemmeno la pandemia. Almeno per ora. Lo dicono i numeri. Nell’ultimo quinquennio le esportazioni del vino pugliese sono aumentate del 46%, il doppio che in Italia, mentre le vendite segnano una crescita del 24% nei primi tre mesi del 2022. Dati che emergono dall’analisi di Coldiretti Puglia in occasione del convegno a Lecce su mercati e identità territoriali del vino della Puglia, dove è stato diffuso il report di Nomisma, presentato da Denis Pantini, Responsabile agroalimentare e di Wine Monitor di Nomisma. 

Fondamentali le politiche di valorizzazione del prodotto e del territorio unite alla promozione del brand Puglia.  Ma non sono tutte rose e fiori. Colpa, soprattutto, dello scenario internazionale. 

“La nostra è una filiera matura e responsabile – spiega Gianni Cantele, Responsabile Consulta Vitivinicola regionale – Abbiamo la capacità di guardarci dentro per superare alcune criticità, continuando a puntare sulla biodiversità e sulle  varietà autoctone”. 

Il numero uno di Coldiretti Puglia Savino Muraglia guarda con interessa ai fondi del Pnrr. “Saranno importanti per aiutare le aziende agricole negli investimenti infrastrutturali”.

Articoli correlati

Il carnevale si fa green: corteo “Ecologico” a Campi Salentina

Redazione

Salomone: in Puglia in arrivo +3,4% di turisti in più

Redazione

Covid, positivi a scuola: due bambini a Melendugno e un docente a Tricase

Redazione

La Provincia di Taranto passa alla Basilicata? Pronto il referendum, insorge Manduria

Redazione

Taranto, dal Tar il via libera ai lavori di rilancio del porto

Redazione

Dopo l’ennesima accensione della torcia del Petrolchimico Brindisi si interroga

Redazione