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Pista di Nardò: turni da 8 a 12 ore, “Sicurezza a rischio”

Nardò – La sicurezza prima di tutto. Lo ribadisce a chiare lettere la Cgil che dice no ad un accordo che prevede turni da 12 ore anziché 8 nel dipartimento “Fire Fighters” della Nardò Technical Center, centro prove dei prototipi automobilistici del gruppo Porsche.

L’intesa è stata sottoscritta invece unicamente dalla Cisl.

Non è la prima volta che le oreganizzazioni sindacali si presentano a briglie sciolte davanti a questioni legate alla sicurezza. Era già successo nei giorni scorsi in occasione dello sciopero sulla Sgm proclamato da Cgil, Uil e Ugl al quale non aderì la Cisl che decise di siglare con l’azienda un accordo separato.

La situazione si ripete. La netta posizione di contrarietà della Cgil giunge peraltro a ventiquattro ore di distanza dall’ennesima morte sul lavoro in provincia di Lecce che ha scatenato l’ira dei sindacati, uniti sulla carta nell’invocare maggiore sicurezza sui cantieri salvo poi dividersi sugli stessi temi.

“L’intesa – ricordano i rappresentanti dlela Fiom Cgil -. si applica in un settore sensibile per la sicurezza sul luogo di lavoro, come quello degli addetti all’antincendio. E riproduce uno schema pericoloso. Seppur definito sperimentale, l’accordo fu siglato la prima volta ad aprile 2021; dopo vari passaggi è stato prorogato fino ad aprile 2023; ora si immagina la sua stabilizzazione, con il rischio questo modus operandi si estenda anche ad altre aree dell’azienda”.

Nessuna deroga al contratto collettivo nazionale può essere giustificata, soprattutto se riguarda la sicurezza dei lavoratori. “Non servono grandi competenze tecniche – si legge in una nota – per comprendere, ad esempio, che mettersi al volante per tornare a casa dopo un turno di lavoro di 12 ore ininterrotte è rischioso. Senza dimenticare la penalizzazione economica: tutti gli istituti di natura legale e contrattuale, sono parametrati sulle 8 ore”. Per il segretario generale della Cgil Ciro Di Gioia, “siamo alla giungla delle regole, al tutti contro tutti dove vince sempre e soltanto il più forte, cioè l’azienda”. Ma i lavoratori, aggiugiamo noi, non sono numeri.

E Cisl tiene a precisare: “L’accordo sperimentale è stato voluto e votato dai lavoratori perché migliora la qualità della loro vita. Le polemiche della Fiom Cgil sono antistoriche e pretestuose -dice il segretario Maurizio Longo-. Sotto il profilo della sicurezza è stato effettuato ogni approfondimento ed è stato adottato il principio della massima cautela su ogni scelta, con la costante apertura ad ogni possibile miglioramento”.

https://www.youtube.com/watch?v=uMC0dBRFwIw

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