PUGLIA – Flop referendum. Il dato nazionale – 20,9% dell’affluenza – è confermato a livello locale. Al voto solo un pugliese su cinque: l’affluenza alle urne è stata del 21,36%, secondo i dati pubblicati dal Ministero dell’Interno. La provincia in cui si è votato di più è quella di Taranto, con il 33,99% dell’affluenza. A Lecce si è registrato il 18,61%, a Brindisi meno del 10% (9,87%)
Questi i dati nelle altre province: Bari 23,01% ; BAT 28,82%; Foggia:12,18%.
Tra i comuni del leccese, il più virtuoso è stato San Cassiano, dove è andato alle urne il 73,11% dei cittadini, seguito da Scorrano con 67,77% dei votanti. Ci sono poi i due comuni a “rischio” ballottaggio: Galatina e Galatone, rispettivamente con il 62.29% e 61,11% dell’affluenza.
Maglia nera ad Alliste, dove solo il 5,47% dei cittadini è andato a votare per i referendum, seguita da Racale e Taurisano, dove l’affluenza si ferma al 6,20% e 6,37%.
Molto negativo il dato di Lecce, dove è andato alle urne solo l’11,83% dei cittadini.
Scendendo nel merito del voto, in provincia di Lecce si afferma il fronte del sì: 52,65% al primo quesito relativo alla incandidabilità dopo la condanna; 54.85% al secondo quesito in tema di misure cautelari; al terzo quesito, sulla separazione delle funzioni dei magistrati, il sì raccoglie il 72,46%; 69,32% di sì al quarto sull’allargamento dei Consigli giudiziari a membri laici; 70,81% di sì all’ultimo quesito, relativo alle elezioni componenti togati del Consiglio Superiore della Magistratura.
Chiuse le urne, inizia il processo sulle presunte responsabilità di questo flop: scarsa informazione (se non boicottaggio) dei meda, astensionismo dilagante. Due facce della stessa medaglia: la disaffezione verso la politica e la rinuncia all’esercizio della democrazia, che dovrebbe imporre un esame di coscienza a partiti e cosiddetta società civile.
Referendum, al voto solo un pugliese su cinque. 18.16% in provincia di Lecce
