LECCE- Nota del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani e Presidente MRS: «Mentre la Regione Puglia, l’assessora Maurodinoia e la grancassa mediatica esultano per un “nuovo” Piano regionale dei trasporti che in realtà è ancora nella fase di avvio dell’iter di aggiornamento e approvazione del piano attuativo 2021-2030, nel comunicato stampa ufficiale pubblicato due giorni fa, al capitolo “Rete ferroviaria di interesse nazionale”, manca del tutto la parola Lecce. Mai citata. Nel comunicato della Regione, Lecce viene dimenticata: un’esclusione che ratifica quello che ho stigmatizzato sin dal mio primo discorso in Consiglio regionale: il Salento è la cenerentola dei trasporti, mentre progetti e risorse si concentrano su Bari, a scapito degli altri territori.
Più volte ho invitato l’assessora ai trasporti e lo stesso presidente Emiliano a venire a Lecce in treno, partendo dalla loro Bari, per rendersi conto di differenze abissali, a cominciare dalle due stazioni: moderna e con tutti i comfort quella barese, da terzo mondo quella leccese. Basti pensare che non c’è un ascensore e si è costretti a trascinare a mano il bagaglio sulle scale, e che il montascale per le persone con disabilità è perennemente rotto, e l’unico modo per consentire a chi è in carrozzina di raggiungere i binari è portarlo in braccio. Una vergogna che grida vendetta, mentre si giubila per progetti faraonici mirati sempre altrove. Dell’ammodernamento della stazione di Lecce si parla da almeno quindici anni, ma la verità è che si continuano a mortificare i viaggiatori, pendolari e turisti, con servizi carenti e gravi disagi.
Basta con il trionfalismo e la politica degli annunci. Invitiamo l’assessora Maurodinoia a smentirci con i fatti, e a darci le risposte che sollecitiamo da mesi sulla mancata attuazione delle nostre due mozioni per far arrivare l’alta velocità fino a Lecce. Due mozioni approvate all’unanimità dal Consiglio regionale, a marzo e a settembre dell’anno scorso, senza che sia stato mosso un dito per metterle in pratica. E mentre viene inaugurato il primo tratto della linea ad alta velocità Bari-Napoli per metterle in collegamento in sole due ore, viene cancellato il 90 per cento dei treni diretti Milano-Lecce costringendo i viaggiatori ad un cambio a Bologna o a Bari, e viene dimezzata l’offerta di Intercity notte.
Va anche peggio sul fronte dei trasporti ferroviari locali, con la condanna a viaggiare sulle littorine a gasolio delle Fse e i cantieri per l’elettrificazione che procedono col freno a mano. Anche su questo attendiamo riscontri.
Se i collegamenti ferroviari piangono, quelli stradali non ridono. Siamo ancora in attesa delle grandi incompiute: la quattro corsie Lecce-Taranto, la 275 Maglie-Leuca, il prolungamento e la messa in sicurezza della 274 Gallipoli-Leuca. Senza queste strade, che il Salento aspetta da decenni, l’economia e il suo motore, il turismo, viaggiano a scartamento ridotto, facendo da zavorra al decollo del brand Salento».
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