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Lecce e Lucas Leiva: contatto e ricordi

LECCE – (t.d.g.) Clima europeo per Pantaleo Corvino. Il responsabile dell’area tecnica del Lecce a Tirana per la finale di Conference League tra Roma e Feyenoord. Solo spettatore? Sicuramente no.  Il mercato, con la chiusura del campionato, è già iniziato. Il massimo torneo italiano partirà prima e di conseguenza anche le società devono allestire in anticipo i propri organici.

TIRANA – In casa Lecce c’è molto da fare. Dal portiere all’attaccante. La lista del direttore generale dell’area tecnica è ricca di nomi. La capitale albanese sarà luogo di appuntamento per molti osservatori e dirigenti, per allacciare contatti, approfondire argomenti, abbozzare trattative.

Corvino è già al lavoro per il Lecce. La Serie A richiede profili idonei al massimo campionato di calcio perché il livello sale notevolmente.

LEIVA – Nella puntata di lunedì, ospite di Piazza Giallorossa, Corvino, che solitamente non fa nomi, ha ammesso di aver pensato a un suo vecchio obiettivo, Lucas Leiva, 35 anni, in scadenza di contratto con la Lazio. Un centrocampista (nell’ultima stagione 35 presenze) di notevole esperienza che, a dispetto della carta d’identità, si esalterebbe ancora nell’ambiente giallorosso e sarebbe al centro del progetto tecnico di Baroni. È stato Corvino a raccontare che già lo cercò, giovanissimo, quando era in Brasile. “L’ho sentito – ha raccontato -, e mi ha ricordato quando a Porto Alegre gli regalai la maglia del Lecce. Aveva 16 anni. Mi ha detto: quella camiseta ce l’ho ancora nella mia stanza perché rimasi colpito dal fatto che lei da Lecce mi incontrò a un distributore di benzina a Porto Alegre. Verrei volentieri a Lecce, però…”. C’è un però. Forse legato all’ingaggio. Comunque sembra essere un ostacolo non superabile e se Corvino si è esposto con questo nome significa che non è più un obiettivo. Però tutto può accadere.

LE INTUIZIONI DEL PASSATO – I colpi di Corvino sono di questa portata. Da Lucarelli a Mazinho, da Popescu a  Sesa, e a Vugrinec. La lista è lunga.

DA IURLANO A SEMERARO – Sognare non costa nulla. Anzi, bisogna farlo. Perché Corvino, un giorno, vorrà respirare clima europeo con il suo Lecce. Intanto ha gettato le basi per aprire un nuovo ciclo. “Oggi si parla dei modelli Atalanta e Undinese – spiega -. Sono modelli perché durano nel tempo, con gli stessi protagonisti. Lo fu pure il Lecce di Iurlano, lo è stato il Lecce di Semeraro”. Quando in cinque stagioni i giallorossi ne disputarono quattro in Serie A e vinsero sette titoli italiani a livello giovanile. Sogna Lecce.

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