BARI – Una spina nel fianco della Regione da oltre un decennio per la cifra da capogiro spesa annualmente. E che ora finisce al centro di un’inchiesta e di un sequestro. Parliamo di alcune parcelle legali che ora hanno indotto la Guardia di Finanza a disporre un sequestro preventivo da 300mila euro. Al centro delle indagini tre ex dipendenti dell’avvocatura regionale della Puglia, due licenziati rispettivamente nel 2019 e nel 2020 e una in pensione, sempre nel 2020, accusati di aver truffato la Regione per oltre 1 milione di euro. Si tratta del 64enne Raffaele Rega e del 65enne Federico Tarricone e della avvocatessa 66enne di Barletta Antonella Loffredo.
La truffa consisterebbe nell’aver presentato un conto all’ente dichiarando anticipi, rimborsi di spese legali di fascicoli di contenzioso inesistenti o attributi a un altro legale rispetto a quello presente nella richiesta; richieste – scrivono gli inquirenti – illegittimamente e artatamente alterate nelle voci di spesa e gli importi da liquidare” o ancora “liquidate più di una volta, con mandati di pagamento diversi”. Per raggirare la Regione e ottenere i rimborsi indebiti, gli indagati avrebbero prodotto ricevute per acquisto di valori bollati con timbri contraffatti o aumentato “in maniera illecita l’importo complessivo dovuto”.
L’inchiesta è partita da diversi esposti presentati nel 2019 dalla coordinatrice della avvocatura regionale, Rossana Lanza e dall’allora dirigente della Sezione Provveditorato Economato della Regione Puglia, Mario Lerario finito poi lui al centro di un’inchiesta su appalti truccati. L’accusa per i tre è di truffa aggravata e falso.