TARANTO – “Ho depositato un esposto presso la Procura della Repubblica per verificare eventuali omissioni o danni erariali da parte della Pubblica Amministrazione o di soggetti privati”.
Così l’eurodeputata tarantina indipendente del gruppo Greens, Rosa D’Amato, motiva la l’istanza presentata sui siti inquinati della città.
“Si tratta di capire se chi è preposto dalla legge a individuare i responsabili della contaminazione di alcuni siti abbia proceduto effettivamente a farlo -spiega- In caso contrario, saremmo di fronte a una grave omissione che i cittadini starebbero pagando due volte: in termini ambientali e in termini di risorse pubbliche”.
Lo Stato italiano prevede che, qualora i soggetti responsabili della contaminazione non provvedano direttamente agli adempimenti disposti, o anche nel caso non siano al momento individuabili, le procedure e gli interventi vanno realizzati d’ufficio dalla Pubblica Amministrazione che ne anticipa le somme.
Tra i siti orfani individuati dalla Regione Puglia spiccano ben quattro aree del quartiere Tamburi e il cimitero San Brunone. E per contaminazione Pcb, anche Mar Piccolo merita approfondimenti.
“Il tempo a disposizione c’è stato -spiga ancora D’Amato- Siamo a Maggio 2022: chi preposto ha individuato formalmente i responsabili di queste contaminazioni? Li ha chiamati a risponderne secondo quanto prevede la legge? Chiediamo oggi che la Procura lo verifichi. Senza puntare il dito verso alcuno, semplicemente chiediamo di approfondire e verificare se i soggetti responsabili delle contaminazioni siano stati effettivamente individuati da chi deve farlo. E quindi chiamati a risponderne e a intervenire a tutela dell’ambiente, della salute e delle casse pubbliche”.