PORTO MIGGIANO – Un primo maggio singolare, all’insegna della protesta e della denuncia. Associazioni, movimenti, partiti politici, sindaci, assessori, consiglieri ma anche tanti semplici cittadini si ritroveranno domenica 1° maggio, alle ore 10.30 a Porto Miggiano per urlare “no” al Parco eolico off shore che potrebbe essere realizzato sul tratto costiero di Otranto, Santa Cesarea Terme, Castro e Leuca. Uno scempio ambientale da evitare assolutamente, senza se e senza ma. Perché l’impatto visivo per il nostro territorio sarebbe devastante. Chiudere gli occhi o, peggio, assecondare scelte calate dall’alto, vuol dire essere complici di un’operazione lontana anni luce dagli interessi e dalle istanze del Salento, una terra meravigliosa da tutelare e difendere con i denti.
Quanto avvenuto nei giorni scorsi in Consiglio regionale con l’ennesimo stop – il settimo – alla mozione presentata dal consigliere Paolo Pagliaro che invitava l’assise a prendere finalmente una posizione chiara e inequivocabile contro il progetto del Parco eolico off shore, fa ancora rumore. E ha innescato una serie di reazioni a catena, sdegnate e veementi.
Al sit-in di protesta ci sarà in prima linea anche l’Adusbef Lecce, l’associazione a difesa dei consumatori e degli utenti. Un fronte compatto e trasversale, dunque, che non intende mollare di un centimetro. E’ l’ennesimo capitolo di una battaglia che andrà avanti fino a quando non sarà scritta la parola fine su un progetto che mortifica il Salento.