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Il Direttore Asl Rollo sta meglio, è in Terapia intensiva coronarica

LECCE – “Sta bene”. Esordisce così un medico del reparto di Cardiologia dell’ospedale Vito Fazzi dove, in Terapia intensiva coronarica, è ricoverato, dopo aver avuto un infarto, il direttore generale della Asl di Lecce Rodolfo Rollo.

Come per tutti i pazienti che hanno subito un evento di questo tipo, i medici attendono qualche giorno per sciogliere la prognosi, ma il direttore sta decisamente meglio.

Nella serata di domenica, è andato in auto al pronto soccorso perché non si sentiva bene. È arrivato, è sceso dalla vettura e si è accasciato. Era in arresto cardiaco. È successo davanti agli occhi degli operatori del 118 che non hanno perso neanche un secondo: gli hanno praticato il massaggio cardiaco, hanno usato il defibrillatore, lo hanno salvato e portato dentro.

Nel reparto di Chirurgia, diretto dal dott. Colonna, il dott. Fischietti e il dott. Quarta, con tutta l’equipe chirurgica, hanno eseguito un intervento di angioplastica.

Passata la paura, abbiamo, con un sorriso, chiesto che paziente sia Rollo. E, sempre con un sorriso, ci hanno risposto che è una persona eccezionale, come direttore e come paziente. “È partito da zero -raccontano- ha fatto tutta la gavetta, conosce tutti gli operatori sanitari perché è stato anche direttore del distretto. Gli siamo molto affezionati”.

L’Ordine dei Medici di Lecce in una nota augura pronta guarigione a Rollo, “salvato -scrivono- dal tempestivo ed efficace intervento dei Medici ed Operatori Sanitari della U.O. di Cardiologia Interventistica ed Emodinamica del P.O. Vito Fazzi”.

Anche l’arcivescovo, mons. Michele Seccia, manda un abbraccio a Rollo e alla sua famiglia: “Anzitutto mi congratulo con i sanitari del 118 che lo hanno soccorso appena arrivato al Dea, disinnescando con la loro tempestività conseguenze peggiori.

“Sono particolarmente vicino al caro Rodolfo – ha concluso l’arcivescovo -. Fin da quando l’ho conosciuto, ho apprezzato la generosità e l’impegno diuturno che profonde per far ‘correre’ il sistema sanitario salentino fra mille difficoltà e sacrifici, specie negli ultimi due anni; spesso mi è stato vicino in tante situazioni e sempre ho ammirato la coerenza del suo agire con un grande senso etico ispirandosi ai principi della dottrina sociale della Chiesa. Accompagnandolo con la preghiera, gli auguro di rimettersi presto e di tornare gradualmente al suo lavoro di servizio per tutta la comunità”.

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