Attualità

Fuga di cervelli e dispersione scolastica, dalla Regione un premio per chi resta in Puglia

BARI – Nel 2021 le iscrizioni all’università sono calate. E’ uno degli effetti della pandemia sui ragazzi che, dopo il diploma, si perdono non studiando e non lavorando. Altri, invece, fuggono in altri atenei e lì restano per immettersi nel mondo del lavoro.
Ma la Regione decide di premiare proprio chi resta, chi investe nella propria terra per studiare e lavorare. A loro è dedicata la quarta edizione del Premio Giovani Eccellenze #studioinpugliaperché che, nei tre anni precedenti, ha premiato oltre 800 giovani studenti.

“Noi vogliamo anche cercare di dare forza ai talenti pugliesi – ha commentato l’assessore all’Istruzione, Sebastiano Leo – vogliamo dare forza ai ragazzi e le ragazze che continuano a studiare in Puglia, perché la Puglia è una regione universitaria, è una regione che dà servizi, dove abbiamo un diritto allo studio importante, dove possiamo e dobbiamo creare presupposti per creare lavoro. Ecco – ha concluso – ci sono tutti i presupposti per fare bene”.

“I temi per i quali sarà possibile candidarsi – ha aggiunto la direttrice del Dipartimento Istruzione e Lavoro, Silvia Pellegrini – prevedono una Puglia più inclusiva, sociale, intelligente, connessa e verde”.

Le iscrizioni saranno aperte dal 1 marzo fino al 22 aprile. Sono 266 i premi previsti, il primo avrà il valore di 2500 euro, il secondo 2mila e il terzo mille. Altri premi saranno da 500 euro, tre premi menzione speciale varranno 2mila euro. Potranno partecipare gli studenti diplomati con massimo dei voti, i laureati nella triennali che sono in corso, i diplomati in qualunque istituto di alta specializzazione, compreso accademia o coreutica. Due le novità: sono state eliminate le tre tradizionali categorie di video, social e produzione letteraria per permettere ai partecipanti di esprimersi contemporaneamente con più linguaggi, in modalità crossmediale. La seconda novità, invece, riguarda i temi – come detto – su cui gli studenti dovranno articolare i propri elaborati. Il Premio, infatti, quest’anno diventa l’occasione per contribuire alla Politica di Coesione 2021-2027, nella sua declinazione a livello regionale, collegando i temi del concorso agli obiettivi di policy fondamentali che la Commissione europea ha individuato come priorità per i prossimi anni.

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