Sport

Doppio vantaggio, poi lo spavento: il Lecce batte l’Ascoli e consolida il primato

LECCE (G. Serafino) – Vince ancora il Lecce che fatica non poco per avere la meglio sull’Ascoli. Più per demeriti propri – in verità – che per bravura dell’avversario. Dopo essere passato sul doppio vantaggio grazie alle reti di Rodriguez e Coda, infatti, i giallorossi si adagiano forse un po’ troppo, mentre l’Ascoli pesca dalla panchina un Ricci indiavolato. Ed è proprio il numero 8 bianconero che rimette in gara i suoi compagni (fino a quel momento inconsistenti), mettendo paura al già infreddolito “Via del Mare”. Finale di gara in apnea del Lecce, salvato anche dal palo sulla conclusione da fuori di D’Orazio. Alla fine la chiude Coda che prima dà il via all’azione che porta ad un calcio di rigore in pieno recupero, poi sigla la sua doppietta che vale anche il sedicesimo gol in stagione per lui.

La convincete vittoria di domenica contro il Monza ha galvanizzato l’ambiente, ripresosi immediatamente dopo lo stop di una settimana fa patito contro il Cittadella. Il primato però è già in pericolo: il Brescia ieri è svettato sopra tutti. Compito del Lecce, ora, riprendersi il suo posto al comando. Per farlo mister Baroni non rinuncia al suo fedele 4-3-3, ma ci sono novità in formazione. Assente Lucioni per squalifica, il suo posto nel cuore della difesa torna a prenderlo Calabresi (oggi capitano di giornata), insieme a Tuia. Ai loro lari Gendrey e Barreca. In mezzo al campo l’insostituibile Hjulmand, affiancato da Gargiulo e dal sempre più convincente Helgason. In attacco altre grandi novità: non c’è Listkowski, non c’è nemmeno Strefezza. A sostegno di bomber Coda ecco Ragusa e Rodriguez.

In casa Ascoli, invece, il tecnico Sottil schiera i suoi con il 4-2-3-1: Leali in porta, Salvi, Botteghin, Bellusci e D’Orazio in difesa, Buchel-Saric coppia di registi, con l’ex Paganini, Maistro e Bidaoui a supporto di Tsadjout.

Arbitra l’incontro il signor Rosario Abisso della sezione di Palermo.

PRIMO TEMPO – Gara che fa fatica a carburare: le due squadre iniziano con un buon possesso, ma senza nessuna azione degna di nota. Il primo pericolo del match è di marca ascolana ad arriva al 20′: azione che si apre dal centro a destra, dove Salvi perviene al cross teso in area in favore di Paganini che, di testa da buona posizione, non centra la porta. Il Lecce risponde subito e lo fa in grande con Pablo Rodriguez che toglie il tappo al match: verticalizzazione d’autore di Ragusa con lo spagnolo che riceve al limite dell’area, due passi in avanti, prende la mira e con un destro chirurgico fa solo sfiorare a Leali la palla che si spegne in porta. Alla mezzora ancora Rodriguez sul fondo, mette in mezzo per Coda, anticipato però da un puntuale Bellusci.  Nelle parte finale di primo tempo arrivano i primi cartellini della partita (Helgason in casa Lecce, Belliusci e Salvi tra le fila bianconere), mentre l’Ascoli sfiora il pari. Prima al 43′ con un cross teso in area da parte di Maistro che si trasforma in un pericoloso tiro a giro: Gabriel è costretto a volare e a deviare in angolo. Sugli sviluppi del corner Bellusci serve Paganini che sbucato nel cuore dell’area salentina arriva bene di testa, ma trova una grande opposizione del portiere di casa. Dopo un minuto di recupero si va al riposo.

SECONDO TEMPO – Nella ripresa la partita si accende con l’Ascoli in avanti alla ricerca del pari. Al 49′ però ottimo lavoro di Coda che va via lungo la corsa mancina, di forza: palla perfetta in mezzo sulla corsa di Ragusa che entra in area, tira, ma si vede respinto il tiro in corner da D’Orazio. Al 55esimo i giallorossi offrono il bis. Succede tutto sull’asse Coda-Rodriguez: il capocannoniere lancia lo spagnolo tutto solo davanti a Leali, Rodriguez sbaglia, arriva Coda che ci prova, ma anche il suo tiro è respinto a pochi passi dalla porta. Alla fine palla raccolta ancora una volta dal canterano del Real Madrid che ripropone per Coda che stavolta, col tacco, non sbaglia e festeggia sotto la Curva Nord. Sembra essere la parola fine su una gara ampiamente dominata dai padroni di casa che addirittura si divorano il 3-0 con Ragusa: il numero 7 innesca una ripartenza micidiale, Bottegin scivola e per Ragusa si apre una prateria, entra in area, al suo fianco Coda, ma un dribbling di troppo sul portiere Leali costa caro, con l’occasione che sfuma clamorosamente. Dopo la corsa Ragusa viene richiamato in panchina (assieme a Rodriguez): entrano Strefezza e Listkowski. Anche Dionisi mette mano alla panchina con una serie di cambi: pescati, tra i vari, Dronisi e Ricci. Ed è il numero 8 ascolano che cambia l’inerzia del match. Al minuto 70 rientra in partita l’Ascoli con una rasoiata in area da parte proprio di Ricci: assist basso di Savic, Gargiulo si perde il numero 8 avversario che può battere Gabriel. Anche il VAR dà l’ok. Inizia così un monologo Ascoli che attacca a testa bassa mentre la difesa del Lecce riesce solo a spazzare senza pensarci molto. Al 76esimo azione fotocopia del gol per l’Ascoli: ancora Ricci, palla sul fondo raccolta sempre da Saric, scarico all’indietro per Ricci, ancora una volta tutto solo al centro ma stavolta sbaglia la mira. All’83’ altro pericolo per Gabriel: sbaglia il cross Ricci, ma la palla si indirizza verso l’incrocio dei pali. Il brasiliano vola e devìa. Tre minuti dopo D’Orazio si vede strozzato in gola l’urlo del pari: palo interno alla sinistra di Gabriel con un tiro da fuori area, palla che danza sulla linea e finisce incredibilmente fuori. Al 90′ ultimo cambio per Baroni che richiama (dopo soli 30′) Listkowski: al suo posto Blin. In questo modo la scacchiere si trasforma in un 3-5-2 con il francese difensore aggiunto. In pieno recupero il Lecce chiude i conti: popo un lungo periodo in apnea, Coda fa risalire la squadra, aprendo sulla corsa di Strefezza: per vie centrali si propone Bjorkengren, steso in area da Baschirotto. Per Abisso nessun dubbio. Dal dischetto sempre e solo Coda che non sbaglia e fa 16 in stagione.

Con questo gol cala il sipario. Il Lecce consolida il primato in classifica e festeggia la seconda vittoria nel giro di quattro giorni. Domenica trasferta insidiosissima in quel di Perugia.

TABELLINO

LECCE (4-3-3): Gabriel; Gendrey, Calabresi, Tuia (dal 80′ Simic), Barreca; Helgason (dal 80′ Bjorkengren), Hjulmand, Gargiulo; Rodriguez (dal 60′ Strefezza), Coda, Ragusa (dal 60′ Listkowski, dal 88′ Blin). A disp.: Bleve, Vera, Gallo, Majer, Asencio. All.: Baroni

ASCOLI (4-2-3-1): Leali; Salvi (dal 62′ Baschirotto), Botteghin, Bellusci, D’Orazio; Buchel, Saric; Paganini (dal 61′ Dionisi), Maistro (dal 66′ Caligara), Bidaoui (dal 61′ Ricci); Tsadjout (dal 66′ Iliev). A disp.: Guarna, Tavcar, Quaranta, Collocolo, Eramo, De Paoli, Falasco. All.: Sottil

Marcatori: 23′ Rodriguez, 55′ Coda, 70′ Ricci, 94′ Coda
Ammoniti: 25′ Helgason, 32′ Bellusci, 38′ Salvi, 77′ Tuia
Recupero: 1′ pt, 5′ st
Spettatori: 5.359 (incasso euro 55.276,00)
Note: prima del fischio d’inizio il Presidente Saverio Sticchi Damiani ha consegnato al portiere Gabriel una targa e una maglia celebrativa per le 100 presenze in giallorosso del brasiliano, traguardo raggiunto in occasione di Lecce-Cittadella del 23 febbraio.

Arbitro: Rosario Abisso della sez. di Palermo
Assistenti:  Francesco Fiore della sez. di Barletta – Gamal Mokhtar della sez. di Lecco. IV Ufficiale: Alberto Ruben Arena della sez. di Torre del Greco. VAR:  Marco Piccinini della sez. di Forlì (AVAR): Damiano Margani sez. di Latina.

Articoli correlati

Lecce-Paganese domenica 13: la 15ª giornata del girone C

Redazione

Lucioni saluta e va al Frosinone: è ufficiale

Redazione

Lecce, Corti in arrivo. Attesa per Neto Pereira

Redazione

Lecce-Juventus: questa sera alle 21:15 su Telerama

Redazione

La Virtus Fracavilla con un tris agguanta tre punti d’oro con la Turris

Redazione

Lecce-Parma: tantissimi tifosi giallorossi ad attendere la squadra, passione smisurata

Redazione