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No all’eolico off shore nel canale d’Otranto, il Consiglio regionale rinvia ancora

BARI – Una ennesima fumata nera. Quando sembrava vicino il no unanime del Consiglio regionale al parco eolico off shore nel canale d’Otranto, l’assise ancora una volta, rinvia la questione.

Eppure la strada si è chiarita da subito: rinviare le mozioni sulla opportunità o meno di insediare parchi eolici in Puglia, ma discutere subito quella presentata dal capogruppo de La Puglia Domani Paolo Pagliaro sul progetto a largo della costa di Otranto Santa Maria di Leuca, per dare sostegno concreto ai sindaci. “Quando si dice che si vuol tenere conto della volontà dei territori  – ha detto in aula Pagliaro – qui ci sono le delibere. Sono 61 delibere di Consigli comunali che hanno detto che quel parco eolico, lì, non può esistere”.

E mentre dal centrosinistra iniziava a paventarsi l’ombra del rinvio, è stato a sorpresa proprio il governatore Michele Emiliano a esprimere chiaramente la posizione del governo. “Noi su questa mozione siamo pronti a votare a favore“, ha detto.

E dunque, la maggioranza ha ottenuto una indicazione chiara, netta, precisa del presidente. Ma le cose si sono complicate quando il consigliere del Pd Fabiano Amati, ha ricordato un intervento di Emiliano nel Comitato europeo delle Regioni in cui, nel 2019, espresse il sì a tutti gli impianti, per poi aggiungere che l’eolico off shore serve. “Sia dove sia – ha detto Amati – per installare quei parchi eolici off shore, a servizio di infrastrutture portuali di una certa imponenza. E noi in Puglia con i due porti, Taranto prima e Brindisi poi, ci poniamo in una grande prospettiva diretta alla prosperità, all’ambiente e alla pace”.

Un no che era pronto anche dall’opposizione.  “Oggi – ha detto il capogruppo di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo – abbiamo il dovere di dire quale è la visione della Puglia rispetto alle tematiche energetiche di fronte alla necessità di preservare il territorio. In fondo il consigliere Pagliaro ha detto una cosa sacrosanta, non è che sono contro, è che sono troppo vicine”. 

D’accordo sulla necessità di coniugare le esigenze anche il Movimento 5 stelle. “Gli impianti devono coesistere con molte altre attività legate al mare – ha commentato il vicepresidente del Consiglio, Cristian Casili – senza deturpare il nostro paesaggio come purtroppo avvenuto in passato dalla indiscriminata installazione degli impianti on – shore realizzati senza una pianificazione organica”.

I tentativi di trovare la mediazione in un emendamento falliscono con la richiesta di rinvio del punto. Un “gioco dell’oca” per Pagliaro che, però, incassa per la seconda volta il supporto del governatore.  “Siamo pronti ad aprire il dialogo su tutto – ha detto il presidente de La Puglia Domani – ma su questo argomento considerate che questo ritardo, ancora una volta, mette in condizioni i sindaci che devono dare una risposta, e sono ben 23, che entro 10 giorni devono dare le loro valutazioni, di non capire ancora se la Regione Puglia è al loro fianco o meno. Oggi potevamo dare un segnale straordinario a questi sindaci, togliendoli dall’imbarazzo di dover decidere in solitudine. La Regione Puglia, il massimo delle istituzioni territoriali, doveva dare un segnale. Me ne dispiaccio, me ne rammarico. Alle prossime puntate di questa telenovela”. Emiliano, formulando quello che doveva essere l’emendamento mediatore, annuncia il sostegno ai sindaci nell’attesa che il Consiglio decida. “Con queste modalità – ha detto il governatore – senza la consultazione dei territori e senza un approccio scientifico e il rispetto del parere del Comitato delle Regioni, la Regione Puglia non può dare nessun nulla osta a questi impianti su tutto il territorio regionale. Quindi – ha proseguito Emiliano – io incontrerò i sindaci che hanno il problema di dover esprimere questo punto di vista, e dirò loro che la posizione della Regione Puglia, in attesa che il Consiglio deliberi, è questa. Penso di poter rassicurare il consigliere Pagliaro”.

Rinviato per caduta del numero legale il problema dei lavoratori delle mense ospedaliere.

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