LECCE – Sara è al quarto mese di gravidanza. In mattinata è andata a fare il vaccino anti Covid nella caserma Zappalà di Lecce e, all’improvviso, è stata festeggiata da tutti i presenti. Non sapeva di aver appena ricevuto la dose numero 200.000 somministrata in questo hub.
Un bell’obiettivo per i militari della Scuola di Cavalleria, che da un anno sono in prima linea in questo che è l’hub più grande di Lecce. C’erano anche il direttore generale della Asl, Rodolfo Rollo, e il sindaco Carlo Salvemini. “Decidendo di vaccinarsi -dicono dall’azienda sanitaria- Sara ha inviato un messaggio di speranza e di vita a tutte le donne in dolce attesa”.
Un po’ di numeri di questo punto vaccinale che, appunto, tra qualche giorno compirà un anno di attività.
Fino a tre settimane fa, si raggiungeva anche quota 1.500-2.000 somministrazioni al giorno; ora si viaggia su una media di circa 800.
Da un mese, poi, qui è stato attivato anche l’hub tamponi, con ingresso differenziato, pr i soli test per accertare la guarigione, dunque di pazienti inviati da Asl. Una manovra che ha dato immediatamente i suoi frutti: con l’apertura di questo punto, infatti, sono state di fatto eliminate le criticità dei giorni subito dopo le festività natalizie, in cui si registravano code d’auto chilometriche a quello che era l’unico hub tamponi, quello del palazzetto di via Martiri di Nassiriya. Attese estenuanti, anche di intere nottate, che stavano generando un vero allarme sociale. Oggi in caserma si eseguono tra i 400 e i 500 tamponi di guarigione al giorno e tutto si svolge in modo ordinato e abbastanza celere.
Al momento, nei box vaccini della caserma, operano 8 infermieri addetti alla somministrazione, e un medico ad ognuno -dai 4 ai 6 a seconda della necessità- punti di accesso.
