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Lecce e Benevento non si fanno male: Strefezza risponde ad Acampora ed è 1-1

LECCE (G. Serafino) – Tanto agonismo in campo, ma alla fine Lecce e Benevento non si fanno male. Al “Via del Mare” il big match della terza giornata di ritorno del campionato termina uno ad uno. Vantaggio sannita a firma di Acampora, fortunato nel trovare la deviazione di Calabresi a beffare Gabriel. Il pari salentino arriva al 39′ con Gabriel Strefezza a punire, con potenza e precisone, Paleari. Nella ripresa la lotta non manca, ma poche sono le occasioni da gol. Con questo risultato il Lecce coglie il secondo pareggio di fila, ma conserva il primato complice anche l’1-1 maturato tra Brescia e Alessandria.

Sfida stracolma di ex, a partire dalle due panchine dove su quella del Lecce siede Baroni, tecnico della prima promozione in A del Benevento, mentre alla guida dei Sanniti c’è Fabio Caserta, in Salento da giocatore ai tempi di De Canio. Ma anche in campo abbondano i volti noti da una parte dell’altra: da bomber Coda alla coppia Lucioni-Tuia, fino a Petriccione alla sua prima da titolare con la maglia della Strega.

Nell’undici titolare, Baroni davanti a Gabriel, quindi, ritrova Tuia al fianco di capitan Lucioni, con Calabresi che torna nella sua corsia di destra, Barreca suo dirimpettaio. In mezzo al campo le chiavi della manovra sono tutte di Blin: il francese prende il posto dello squalificato Hjulmand, affiancato da Majer e Gargiulo. In attacco il tridente non cambia: Coda, Strefezza e Listkowski.

Anche i campani si schierano con il 4-3-3 con Paleari in porta, Letizia, Barba, Glik e Improta in difesa. In mezzo al campo spicca l’ex Petriccione nel ruolo di play con Acampora e Ionita, in attacco ecco il tridente Masciangelo-Insigne-Forte.

Dirige il match il signor Luca Pairetto della sezione di Nichelino.

PRIMO TEMPO – Grande l’intensità del match fin dalle prime battute con il Lecce che già dopo il primo giro di orologio va alla conclusione: primo calcio d’angolo del match conquistato dopo una bella sgroppata di Barreca. Sugli sviluppi del corner, una serie di rimpalli favoriscono Lucioni che col mancino impatta male e manda fuori. La risposta del Benevento non si fa attendere: Forte lavora bene spalle alla porta dal limite dell’area, apre il gioco per Improta che con l’interno trova il tiro, deviato in angolo dalla retroguardia salentina. Meno di dieci minuti e le due squadre fanno capire di potersi rendere pericolose praticamente sempre.

Il banco però salta al 13esimo quando arriva il vantaggio ospite, rocambolesco e fortuito. Cross da destra in area salentina, Calabresi legge male la traiettoria, devia di testa con la palla che si stampa sul palo. Il Lecce non riesce a liberare l’area, Acampora ripropone al centro, ma un altro tocco col petto del terzino destro indirizza la sfera alle spalle di Gabriel. Festa nello spicchio di stadio riservato ai tifosi campani. Mentre viene ammonito Strefezza, il Lecce si riversa in avanti alla ricerca del pari, ma rischia di capitolare ancora su due ripartenze sannite. In entrambe le occasioni tutto nasce da un calcio d’angolo per i padroni di casa: protagonista sempre è Insigne che prima con sfrutta una percussione centrale di Forte, poi sfiora il palo dopo un filtrante di Acampora a Gabriel battuto.

Al 35′ Strefezza lancia Coda con un filtrante, ma il bomber fallisce l’aggancio che lo avrebbe fatto trovare da solo di fronte a Paleari. E’ il preludio al pareggio che arriva quattro minuti dopo. A decretarlo è Strefezza che torna al gol dopo una lunga astinenza. Azione aperta da Coda per Gargiulo, Glik tocca senza liberare l’area con la palla che finisce tra i piedi del brasiliano che scaraventa alle spalle di Paleari prima di prendersi l’abbraccio della Curva. Il pareggio fa cambiare decisamente passo al Lecce che nel giro di un minuto va al tiro: prima con una rovesciata tentata da Listkowski, poi con una conclusione dalla distanza di Gargiulo.

Al 45′ in pinto, senza nemmeno un minuto di recupero, termina il primo tempo tra le proteste dei tifosi del Lecce all’indirizzo dell’arbitro, reo di non aver concesso un extra time nonostante svariate interruzioni.

ph.Pinto

SECONDO TEMPO – La gara con un doppio cambio ordinato da Baroni: restano negli spogliatoi Majer e Barreca, a loro posto Faragò e Gallo. La gara del centrocampista ex Cagliari però dura solo 4 minuti che al primo allungo accusa un fastidio muscolare: obbligato il cambio con Helgason che prende il suo posto. Seconda frazione più avara di emozioni, ma pur sempre combattuta. Al 52′ Pericolo Benevento con Petriccione che serve in area Barba che, tutto solo, sfiora la rete di testa. A rispondere è lo stesso Helgason che da fuori area non inquadra lo specchio. All’ora di gioco l’inerzia è tutta dalla parte del Lecce, anche se Gabriel rischia tanto con un disimpegno che non trova Gallo, bensì Insigne che rimette al centro, ma stavolta il portiere brasiliano controlla senza problemi. Le mosse allora arrivano dalla panchina con Gendrey che rileva Tuia, mentre nel Benevento ecco l’ex Farias. Al minuto 68 buona chance per il Lecce: traversone di Gallo chiuso dalla difesa ospite in calcio d’angolo. Sugli sviluppi del corner cross sul primo palo di Strefezza a pescare Gargiulo che ci arriva, ma non inquadra lo specchio. Nel finale succede poco, anche dopo l’ingresso di Ragusa al posto di Strefezza. Dopo tre minuti di recupero il direttore di gara mette fine alle ostilità.

Il Lecce pareggia, conserva il primato e mercoledì renderà visita all’Alessandria, capace oggi di spaventare il Brescia.

ph. Pinto

TABELLINO

LECCE (4-3-3): Gabriel, Calabresi, Lucioni (C), Tuia (dal 63′ Gendrey), Barreca (dal 45′ Gallo); Bling, Gargiulo, Majer (dal 45′ Faragò, dal 49′ Helgason); Listkowski, Strefezza (dal 80′ Ragusa), Coda. A disp.: Plizzari, Samooja, Vera, Simic, Di Mariano, Bjorkengren. Allenatore: M. Baroni

BENEVENTO (4-3-3): Paleari; Letizia (C), Barba, Glik, Improta (dal 64′ Tello); Petriccione, Acampora, Ionita; Masciangelo, Forte, Insigne (dal 64′ Farias). A disp.: Muraca, Manfredini, Calò, Vogliacco, Foulon, Talia, Pastina, Brignola. Allenatore: F. Caserta

Marcatori: 13′ Acampora, 39′ Strefezza
Ammoniti: 16′ Strefezza, 41′ Gargiulo, 89′ Tello
Recupero: 3′ st
Spettatori: 9.580 (incasso euro 105.702,00)
Note: prima dell’inizio della partita il presidente Saverio Sticchi Damiani ha consegnato una maglia celebrativa a Carmelo Miceli storico difensore giallorosso degli anni ottanta presente in tribuna.

Arbitro: Luca Pairetto della sez. di Nichelino
Assistenti: Giacomo Paganessi della sez. di Bergamo – Dario Cecconi della sez. di Empoli. IV Ufficiale: Federico Fontani della sez. di Siena. VAR: Luigi Nasca della sez. di Bari (AVAR): Domenico Rocca della sez. di Catanzaro.

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