LECCE- La protesta sarà unitaria, trasversale a tutte le sigle sindacali, perché in ballo ci sono 700 posti di lavoro, tutti precari, nel settore della sanità pubblica in provincia di Lecce. Per questi operatori – infermieri, tecnici, oss – con contratto in scadenza non è giunta al momento nessuna proroga né la stabilizzazione agognata né la mobilità interna. Per questo nella giornata di martedì manifesteranno a Lecce, dinanzi alla Prefettura, come hanno già fatto il 4 gennaio scorso, quando hanno incassato promesse che ad ora non si sono evolute in atti. In particolare, dopo quella manifestazione, era stata concordata con i vertici Asl la proroga dei contratti fino al 31 dicembre prossimo, al fine di fronteggiare le esigenze della sanità pubblica durante la fase pandemica, sfruttando le possibilità offerte dalla Legge di Stabilità. Questa è la prima delle richieste che saranno nuovamente avanzate nelle prossime ore dinanzi al prefetto dai sindacati confederali uniti a Fsi, Fials e NurSind.
In secondo luogo, si chiederà l’avvio delle procedure ricognizione ai fini della stabilizzazione e, infine, si solleciterà il lancio di un avviso pubblico per l’immissione prioritaria in ruolo del personale proveniente da altre amministrazioni, in posizioni di comando o di assegnazione temporanea.
Al prefetto si chiederà di intervenire presso la Regione e la Asl perché si trovi una soluzione adeguata alla vertenza.