PUGLIA – La speranza del tessuto economico-turistico della Puglia adesso è tutta qui: nel cambio di regole che abolisce l’obbligo del tampone per i viaggiatori provenienti dall’UE, consentendo spostamenti con il solo “green pass”.
La scelta partorita a Bruxelles nelle scorse ore parla chiaro: per gli spostamenti in Europa, i viaggiatori in possesso di Green Pass valido non dovranno essere soggetti a ulteriori restrizioni di circolazione, come l’obbligo di presentare il risultato di un tampone negativo o di sottoporsi a quarantena.
Per questo territorio è molto più di una buona notizia. Di fatto secondo l’osservatorio regionale del Turismo di PugliaPromozione, nel 2021 il 72% delle perdite registrate nei flussi turistici in entrata hanno riguardato proprio i cittadini stranieri. Troppi obblighi e restrizioni: “così – hanno lamentato gli imprenditori del tessuto ricettivo – il settore è stato condannato a morte”.
E il cambio di passo alla fine è arrivato.
L’arrivo in questi giorni dei contributi previsti dal decreto di agosto del Ministero del Turismo a favore delle imprese turistico-ricettive, per effetto della nuova crisi non è sufficiente a garantire la sostenibilità economica ed occupazionale delle strutture pugliesi e salentine.
I vacanzieri dall’estero servono più di tutto. È tradizionalmente associata a questi ultimi, di fatto, una elevata capacità di spesa per alloggio, alimentazione, trasporti, divertimenti, shopping e souvenir. Una vera e propria risorsa dunque.
Non a caso la Puglia, come confemato dalla Coldiretti regionale, è fortemente dipendente dall’estero per il flusso turistico, con oltre 3,8 milioni di pernottamenti di turisti stranieri che hanno dovuto rinunciare a venire qui per effetto delle limitazioni e alle preoccupazioni per la diffusione del contagio.
Un tesoretto che, con le ultime disposizioni decisamente più snelle per i viaggi, si punta ora a recuperare.
E.FIO