LECCE – Un business potente nutrito dalla disperazione: l’operazione “Astrolabio” ha messo in luce anche questo. I viaggi della speranza pianificati e messi in atto dall’organizzazione sgominata, potevano costare dai 6 ai 10mila euro, in base ai chilometri della tratta.
Ma come riuscivano i migranti a pagare la traversata? Il metodo è antico, ma rispolverarlo non è stato difficile. È definito “Sarafi” – hanno spiegato gli inquirenti – un vero e proprio sistema bancario abusivo di trasferimento di valori, basato su una vasta rete di mediatori localizzati dentro e fuori l’Unione Europea.
Come si è arrivati a individuare il filo conduttore comune ai trenta sbarchi accertati, portati a compimento dalla rete criminale, è presto detto. Fondamentali, per l’avvio delle indagini, le testimonianze di chi in quella rete ci è cascato, rischiando anche la vita.
L’intervista al Colonnello Stefano Ciotti, Comandante provinciale della Guardia di Finanza a Lecce, a cura di Erica Fiore: