BARI – Anche la Puglia ha scelto i tre grandi elettori che il 24 gennaio saranno impegnati nell’elezione del nuovo capo dello Stato. Saranno il governatore Michele Emiliano, la presidente del Consiglio Loredana Capone e, per la minoranza, il vicepresidente Giannicola De Leonardis.
Trentuno i voti ottenuti da Emiliano, 30 per la Capone, 15 De Leonardis. Mentre gli eletti ringraziano per la fiducia accordata, nel centrodestra si sottolineano problemi di metodo nelle scelte. Per il capogruppo de La Puglia Domani, Paolo Pagliaro, che ha fatto un passo indietro per l’unità della minoranza, nonostante il sostegno della Lega, le scelte imposte da Roma che hanno stabilito che la Puglia dovesse andare a Fratelli d’Italia e la Toscana alla Lega, ledono i rapporti con i territori. “Ha deciso Roma. Il centrodestra continua ad ignorare il civismo e il movimentismo e i suoi esponenti – ha detto – arroccandosi nel fortino assediato che porta alle sconfitte ovunque, a livello nazionale, regionale, provinciale e nei singoli Comuni. La linea dell’arroganza politica ancora una volta mortifica i territori e il valore delle sue risorse umane. Il centrodestra si ostina a non voler vedere e continua ad ignorare i territori”. Della stessa linea il consigliere, ora nel gruppo Misto, Saverio Tammacco: “Se il metodo per l’individuazione dei ruoli è quello dimostrato in questi giorni, con l’ingerenza addirittura di segretari di partito a legittimare e sigillare scelte di comodo, tanto vale che ognuno vada per la sua strada e si metta fine alla farsa dell’unità, una volta per tutte. E’ giunta l’ora di tornare sui territori a far sentire la nostra presenza e vicinanza ai problemi delle persone che li abitano”.