
PUGLIA – La zona gialla potrebbe essere decretata per la Puglia già da lunedì prossimo. Gli estremi, stando all’ultimo monitoraggio della fondazione Gimbe, ci sono: negli ospedali il tasso di occupazione dei posti letto è sopra soglia di saturazione in area medica, attestandosi al 17,2% (oltre il limite del 15% fissato dal Ministero per restare in zona bianca). In terapia intensiva l’occupazione dei posti letto si attesta al 9,9%, ormai prossimo al limite ministeriale del 10%.
Più nel dettaglio, stando al report, nella settimana dal 5 all’11 gennaio i nuovi contagi Covid in Puglia sono aumentati del 52,9% rispetto a sette giorni prima e i casi attualmente positivi ogni 100mila abitanti sono saliti a 1.756.
Sempre secondo le stime di Gimbe, in Puglia sono ancora liberi 355 posti letto in area Medica e 50 in Intensiva prima del passaggio in zona arancione.
Nelle ultime 24 ore in regione sono emersi altri 3.218 casi di contagio Covid su 74.753 test. L’incidenza si attesta al 4,3%. Sette i decessi.
Dei nuovi positivi registrati: 614 si localizzano in provincia di Lecce, 312 in quella di Brindisi e 226 nel Tarantino. Tra i nuovi casi emersi nel Leccese anche i 32 positivi nella RSSA “Santa Rita” ad Alezio. Sono tutti vaccinati e risultano tutti in buone condizioni di salute. Le visite esterne, come da protocollo, sono state stoppate.
Delle 62.901 persone attualmente positive in Puglia, 495 sono ricoverate in area non critica e 53 in terapia intensiva (due in più, rispetto al precedente bollettino).
Buone nuove, intanto, arrivano sul fronte vaccini. Sempre il report settimanale Gimbe certifica che l’81,3% dei pugliesi ha completato il ciclo vaccinale. La media italiana è del 7,9%. A questo dato confortante si aggiunge un ulteriore 4,5% di pugliesi che hanno effettuato la prima dose (contro una media italiana del 3,8%).
Alto anche il tasso di copertura vaccinale con terza dose, pari al 63,9% contro una media nazionale del 61,5%. In Puglia la percentuale di bimbi da 5 a 11 anni vaccinata con prima dose è del 30,6% contro una media italiana del 15,9%.
E.FIO
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