SALENTO – A scuola non si entra con sintomi respiratori o temperatura corporea superiore a 37,5°. Questa è la regola base da tener presente, ma non è una novità. Quali sono invece le nuove regole che tutta la comunità scolastica è tenuta a rispettare in base all’ultimo decreto del Governo entrato in vigore l’8 gennaio? E come saranno gestiti i casi di positività? “Le scuole- ha chiarito il Ministero- sono autorizzate a prendere visione della situazione vaccinale degli studenti, senza che ciò comporti una violazione della privacy”.
Esistono delle differenze tra i vari gradi di scuola.
Per la scuola dell’Infanzia: se si verifica un caso di positività nella stessa classe l’attività didattica sarà sospesa per 10 giorni con una quarantena della stessa durata al termine della quale si dovrà presentare un tampone molecolare o antigenico negativo. Per il personale che ha svolto attività in presenza nella sezione/gruppo del caso positivo per almeno 4 ore, anche non continuative, nelle 48 ore precedenti l’insorgenza del caso, si applicano le regole per i contatti stretti ad alto rischio.
Per la scuola Primaria: se si verifica un solo caso di positività in classe gli studenti continueranno l’attività didattica in presenza ma con la raccomandazione di consumare il pasto ad una distanza interpersonale di almeno 2 metri e di eseguire il prima possibile un test antigenico rapido o molecolare appena informati, da ripetersi dopo cinque giorni. Se il tampone è positivo non si può rientrare in classe. Per il personale si applica la misura dell’Auto-sorveglianza. Se i casi invece in classe sono due o più di due l’attività in presenza viene sospesa per 10 giorni con una quarantena della stessa durata e rientro in classe con tampone negativo.
Disposizioni diverse per le scuole medie e superiori: in presenza di un caso di positività nella classe l’attività continua in presenza con l’obbligo di indossare mascherine FFP2 per almeno 10 giorni. Niente pasti a scuola a meno che non possa essere mantenuta una distanza interpersonale di almeno due metri e poi auto-sorveglianza, per studenti e personale.
Se invece i casi positivi sono due le misure si differenziano in base allo stato vaccinale:
1) per gli alunni senza il ciclo vaccinale primario completo o concluso da più di 120 giorni, o guariti da più di 120 giorni e senza dose di richiamo l’attività in presenza è sospesa per 10 giorni con quarantena per lo stesso periodo e test negativo al rientro.
2) Per chi invece ha concluso il ciclo vaccinale primario, o con guarigione da meno di 120 giorni con dose di richiamo, l’attività didattica continua in presenza con le solite raccomandazioni. Tutto questo dovrà essere certificato dall’alunno.
Ma nelle scuole medie e superiori c’è anche una terza possibilità: quando i casi sono tre o più l’attività in presenza viene sospesa con dad per 10 giorni con le regole previste per i contatti stretti ad alto rischio. Infine, così come precisato nella circolare inviata a tutte le scuole, sino al 28 febbraio 2022, per la popolazione scolastica di scuole secondarie di primo e secondo grado, i test antigenici rapidi saranno gratuiti presso le farmacie e le strutture sanitarie autorizzate con prescrizione medica. Per la primaria i tamponi saranno gestiti dall’Asl.
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