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Rientro a scuola: al vaglio protocolli diversi per i vaccinati. Romito: “Così si evita la Dad”

SALENTO- Il Consiglio dei Ministri che si riunirà il 5 gennaio e che porterà all’approvazione di nuovi provvedimenti anti-Covid affronterà la questione del rientro in classe dopo le vacanze. Un argomento necessario alla luce dell’aumento vertiginoso dei casi e per tentare di scongiurare la didattica a distanza. Cosa prevedono le nuove regole? Probabilmente un allentamento dei protocolli sulle quarantene e sul tracciamento dei tamponi,  che non ha funzionato sino ad ora e che non può funzionare in presenza di un numero così elevato di contagi. Le ipotesi al vaglio quindi sono regole diverse in base alla diversa contagiosità tra chi ha fatto la seconda e terza dose e chi non è vaccinato.

“Questo non risolverà però il problema- dice Roberto Romito, presidente regionale dell’Associazione Nazionale Presidi- considerato che le vaccinazioni agli studenti più piccoli sono ancora all’inizio”. Implementare la vaccinazione dei piccoli e sbloccare la terza dose per i più grandi quind sono i rimedi per evitare la Dad, anche se la didattica mista sarà inevitabile.

Una cosa è certa: la scuola da tempo ormai è sicura, rispetta regole e buone pratiche come il distanziamento, mascherine, igiene. Sono le abitudini quotidiane a dover cambiare, ciò che avviene in casa e fuori, durante feste e assembramenti. Quello che manca nelle scuole sono i Toss, i team di operatori socio sanitari che la regione Puglia non ha mai attivato.

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