BARI – Dopo l’arresto dell’ormai ex capo della Protezione Civile Mario Lerario, sale a 8 il numero di indagati nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla Procura di Bari sulla struttura per le maxi emergenze della Fiera del Levante.
La Guardia di Finanza di Bari ha, infatti, eseguito perquisizioni nei confronti di sette persone indagate in concorso con Lerario. Tra loro imprenditori e tecnici del barese accusati di corruzione e turbativa d’asta. E un funzionario della Regione Puglia, responsabile unico del procedimento per la realizzazione dell’ospedale Covid nella Fiera di Bari, indagato per turbativa d’asta e falso. L’inchiesta sull’ospedale riguarda la procedura di affidamento dei lavori e i costi di realizzazione che, inizialmente, dovevano ammontare in circa 9 milioni di euro ma che poi sono arrivati a oltre 17 milioni.
L’ospedale fu costruito in 45 giorni e ha dotato il Policlinico di 152 posti di terapia intensiva e sub-intensiva Covid. Un anno fa entrò in funzione dopo la consegna dei lavori. L’inchiesta della Procura di Bari coordinata dal procuratore capo Roberto Rossi, va avanti da tempo. Attraverso le intercettazioni ambientali audio-video cui era sottoposto Lerario anche nella sua auto, la Procura ha ricostruito i presunti episodi di corruzione e turbativa d’asta. Proprio attraverso l’intercettazione auto, Lerario è stato fermato dai finanzieri e arrestato mentre tornava da un appuntamento con un imprenditore con la busta contenente la presunta tangente da 10mila euro.
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