LECCE- Nel Salento che già fa i conti con la siccità, prima o poi ci si dovrà porre seriamente anche il problema della falda a rischio. Di certo c’è che quella che scorre nella parte centrale della provincia di Lecce e che passa da Corigliano – lì dove è prevista l’attivazione della nuova discarica nei prossimi mesi – è l’unica falda nel Salento e una delle sole tre in Puglia a poter essere considerata in “buono” stato, in base ai parametri qualitativi ai quali si attengono i monitoraggi ambientali.
Lo certifica lo studio di Arpa Puglia illustrato in mattinata nella sede del rettorato a Lecce, durante il primo workshop su “Acque sotterranee e reflue: gestione sostenibile e strategie di contrasto ai processi di desertificazione. Il caso del Salento” organizzato dall’Università con il patrocinio dell’Ordine dei geologi.
Stando alle slide diffuse dal responsabile di Arpa, Vincenzo Campanaro, in Puglia solo il 10 per cento dei 29 corpi idrici superficiali risulta in buono stato: la falda sospesa di Vico Ischitella; quella dell’Alta Murgia e, appunto, quella del Salento leccese centrale. In totale, fanno appena il 20 per cento della superficie complessiva delle vene d’acqua che scorrono nel sottosuolo: tutto il resto risulta contaminato o da intrusione salina, soprattutto nella fascia costiera e a causa anche dell’ipersfruttamento dei pozzi, oppure da fitofarmaci.
In particolare, la falda profonda risulta ovunque contaminata da Cloruri e Nitrati, a cui si aggiungono, nel Salento costiero, Ammonio, Solfati, Fluoruri, Selenio e Sodio; nella parte centro-settentrionale, ci sono anche Floruri e, in quella centro-meridionale, Ammonio e Triclorometano.
Per quanto riguarda la falda superficiale – buona, come detto, solo nella parte centrale del Salento – si registrano parametri “critici”, nel nord della provincia di Lecce, con riferimento a Conducibilità Elettrica, Cloruri, Fluoruri, Solfati e Arsenico, mentre nella parte sud occidentale con riferimento a Nitrati, Cloruri, Ammonio, Dibenzo(a,h)antracene, quest’ultima – com’è noto – sostanza cancerogena.