PUGLIA-Il testing sui possibili casi di contagio dovrebbe essere tempestivo: quando uno studente risulta positivo i tamponi per la classe dovrebbero scattare immediatamente, ma così non è. Tra la segnalazione del caso da parte della famiglia e i test trascorre troppo tempo. Nel frattempo, per precauzione, gli studenti vengono lasciati a casa e si attiva la didattica a distanza. E’ questo che i presidi lamentano in questo periodo ed è questo il problema che il Governo sta cercando di risolvere facendo scendere in campo anche l’esercito. “È il tracciamento che non funziona” dice Roberto Romito, presidente regionale di Anp, l’Associazione Nazionale Presidi.
“Stiamo entrando nei mesi invernali e i contagi sono in risalita, ma la vaccinazione sta aiutando molto. Speriamo che la situazioni migliori ancora quando inizierà questa comincerà ( il 16 dicembre prossimo) anche per i bambini dai 5 agli 11 anni, la fascia di studenti al momento scoperta”.
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