LECCE – Le nuove regole per evitare lo stop improvviso dei treni, al margine di controlli che possano far emergere la presenza di passeggeri sprovvisti di Green pass o di tampone fatto entro le 48 ore, non riguardano ancora le partenze dalla stazione di Lecce.
È quanto denunciano alcuni passeggeri, in base a quanto constato personalmente prima dell’imbarco odierno sul treno Lecce-Roma delle ore 11:47.
Stando a quanto riferito, all’arrivo nella stazione salentina, le Forze dell’ordine hanno accuratamente controllato il documento d’identità dei vari passeggeri, autorizzando poi il transito verso il convoglio, quasi in partenza, anche degli accompagnatori. Nè gli agenti, nè il personale della stazione – aggiungono – hanno proceduto ad altre verifiche sull’identità di questi ultimi o sulla possibilità eventuale che potessero, anche loro, salire a bordo.
Al controllo del documento d’identità – continuano poi i passeggeri – non ha fatto seguito la richiesta del Green pass prima che ciascuno accedesse al proprio vagone. Passaggio questo deciso dal Governo nelle ultime ore e confermato anche dai vertici di ferrovie Italiane. E invece dopo questo primo step del controllo del documento, il successivo ha riguardato il solo controllo della temperatura, effettuato dai dipendenti delle ferrovie.
Solo dopo la regolare partenza del treno delle 11.47 diretto verso capitale (partenza avvenuta nell’orario previsto senza alcun ritardo) si è proceduto al controllo all’interno delle carrozze, con la richiesta di esibire il documento che comprova l’avvenuta vaccinazione o, in alternativa, il risultato di un tampone effettuato in tempo utile.
Un modus operandi – sottolineano i passeggeri che hanno contattato la redazione – completamente differente rispetto ad altre stazioni, come quella di Roma, in cui il passaggio per l’imbarco sul treno avviene direttamente ai tornelli, previa esibizione del biglietto di viaggio e, in più, con totale inibizione per accompagnatori o altri soggetti non viaggiatori.
