Attualità

A Brindisi sindacati sul piede di guerra per cambio di appalto nelle strutture sanitarie pubbliche

BRINDISI – Spetterà al Prefetto di Brindisi cercare di risolvere il contenzioso in atto nell’Asl per le procedure di cambio appalto del servizio di vigilanza presso le strutture sanitarie pubbliche della provincia.

La richiesta parte dalla Cgil e dalla Uil che stigmatizzano il comportamento delle aziende subentranti visto che non sono bastati quattro giorni di trattative per raggiungere un accordo sul passaggio dei lavoratori dalle società uscenti a quelle che si sono aggiudicate il servizio di vigilanza.

Un fatto gravissimo, tanto più se si considera che non si sta rispettando quanto previsto nel bando di gara, oltre che dalla clausola sociale e dalle raccomandazioni dell’Unione Europea.

In sostanza, chi si è aggiudicato l’appalto vorrebbe utilizzare meno lavoratori rispetto al passato. E tutto questo, nonostante l’emergenza sanitaria da covid abbia fatto lievitare la presenza di strutture sanitarie sul territorio. A rischiare di più, ovviamente, sono i lavoratori che hanno una anzianità consolidata, magari a vantaggio di eventuali nuovi assunti a cui assicurare condizioni da precario, come spesso avviene anche in questo settore.

Da qui la richiesta di intervento del Prefetto affinché convochi l’Asl, le aziende uscenti e quelle subentranti, con l’obiettivo di giungere ad una soluzione della vertenza. Nel frattempo, ai subentranti andrà imposto di non effettuare nuove assunzioni senza aver prima garantito il lavoro alla platea storica di vigilanti impiegati in sanità.

Mimmo Consales

Articoli correlati

Giliberti: a nove anni vidi montare l’antenna di Telerama

Redazione

Piano coste e abbattimenti: scoppia la polemica

Redazione

Nuove linee guida per istituti professionali innovativi

Redazione

L’alcol per stare meglio e fare amicizia, 17enni in pole position: bevitori e “inconsapevoli”

Redazione

Frodi assicurative: un protocollo per combatterle

Redazione

La denuncia: “L’amministratore ha i nostri soldi e noi rischiamo il taglio dell’acqua”

Redazione