LECCE- In Puglia non ci sono ancora strutture residenziali pubbliche per i disturbi alimentari. Eppure l’assessore regionale Lopalco in Commissione Sanità il 12 luglio scorso – rispondendo ad un’interrogazione apposita del consigliere regionale Paolo Pagliaro – annunciò l’attivazione di un centro ponte, con 12-14 posti letto nell’ospedale di San Cesario. Ad oggi, però, tutto tace. “L’assessore Lopalco ne aveva assicurato l’attivazione entro settembre, ma siamo a novembre e non c’è traccia -afferma in una nota Pagliaro, Capogruppo La Puglia Domani e Presidente MRS, che ha presentato un’interrogazione urgente chiedendo a Lopalco di tener fede all’impegno assunto.
“Nell’interrogazione -continua- chiedo anche conto del cronoprogramma degli interventi di adeguamento strutturale degli spazi destinati al Centro residenziale per DCA nel Dipartimento di Salute Mentale dell’ex Vito Fazzi di Lecce. Un centro atteso da oltre quattro anni e già finanziato dal Ministero della Salute. A questi pazienti bisogna offrire assistenza qualificata, e l’Asl di Lecce è certamente in grado di farlo, visto che già nel 1998 ha attivato il primo Centro pubblico territoriale in Puglia dedicato al trattamento dei DCA. Nel 2006 fu richiesto e ottenuto dal Ministero un finanziamento per attivare un centro di ricovero, ed è stato ristrutturato ad hoc un intero padiglione del Dipartimento di Salute Mentale dell’ex Fazzi, già pronto dal 2013 ma ancora in attesa di arredi e autorizzazioni . Con la mia interrogazione chiedo -conclude- di sbloccare uno stallo ingiustificabile. È tempo di passare dalle parole ai fatti”.