LECCE – L’immobile dell’ex Galateo, ex sanatorio comunale, come abbiamo documentato con le nostre telecamere, nonostante il recupero e la rivalutazione dell’adiacente parco, è alla mercè di chiunque. I due cancelli di accesso sono aperti e si può regolarmente entrare ed uscire. Dopo il nostro servizio sulla pericolosità dell’immobile per coloro che lo frequentano abusivamente, giunge la decisione del sindaco di Lecce di sgomberare seppure questo fosse già da tempo previsto come detto anche dalla Prefetta e, probabilmente, finalmente impedirne l’accesso da chicchessia. Questo in attesa dell’appalto per la completa ristrutturazione. Potrà esser sempre una combinazione temporale, rispetto alle volontà per qualche anno non attuate, ma sempre successivamente al servizio che ha riacceso un faro sulla situazione della struttura che nei giorni scorsi è stata all’attenzione di un comitato in Prefettura.
L’occupazione abusiva avviene perché i cancelli sono aperti e non c’è alcuna vigilanza. Di giorno e di notte si registra un via vai di persone alcune delle quali, come sembra dalla presenza di indumenti e giacigli, ci abitano dentro. Una situazione che i molti cittadini denunciano e che avviene alla luce del sole. Ovunque rifiuti di ogni tipo e una montagna di bottiglie di birra che testimoniano come molte persone si riuniscano qui per bere indisturbate. Sullo sgombero si sta già lavorando così come comunicato dalla Prefetta Maria Rosa Trio durante l’audizione in Commissione Criminalità del Consiglio Regionale dopo la denuncia del consigliere de La Puglia Domani Paolo Pagliaro, a cui è seguita un’interrogazione urgente indirizzata all’assessore al demanio e patrimonio affinché s’intervenga subito per ristabilire condizioni di legalità e sicurezza. Nei prossimi giorni è previsto un tavolo tecnico in Questura per pianificare l’intervento di sgombero a cui dovrà seguire la messa in sicurezza del fabbricato con la chiusura di ogni accesso, si spera in maniera definitiva.
Questo in attesa dell’avvio dei lavori per la realizzazione del progetto finanziato proprio pochi giorni fa dal Governo con 15 milioni di euro di fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per la rigenerazione dell’immobile destinato ad accogliere il primo condominio solidale del Sud Italia.
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