BRINDISI – L’Intel ha di fatto ufficializzato la volontà di realizzare nel Mezzogiorno uno stabilimento per la produzione di microchip, con un ritorno in termini occupazionali di circa mille unità. Per farlo, però, ha bisogno di un’area di 300 ettari che non debba subire interventi di bonifica.
A fronte di una opportunità così ghiotta, però, la Regione Puglia ha proposto aree di altre province, ignorando le potenzialità di Brindisi e della sua zona industriale, forse l’unica ad avere spazi così ampi. A ciò si aggiunge il valore aggiunto determinato dalla presenza di un porto, di un aeroporto e di buoni collegamenti stradali e ferroviari.
A Brindisi, però, in molte aree industriali, il Consorzio Asi vorrebbe collocare impianti fotovoltaici che di reddito e di occupazione, come è noto, ne procurano pochissimo.
Un motivo in più perché forze politiche e associazioni datoriali facciano sapere cosa ne pensano e in quale direzione dovrà marciare Brindisi per uscire da una crisi senza precedenti.
Mimmo Consales