Giochi a scuola ispirati a “Squid Game”, la dirigente mette in guardia i genitori

MELENDUGNO- La serie tv “Squid Game” sta scatenando molte polemiche per la violenza delle scene e perché giochi tipicamente da bambini si trasformano in una lotta per la sopravvivenza, dove chi perde muore. La serie tv su Netflix, pur essendo vietata ai minori di 14 anni, è vista anche dai moltissimi bambini. Per questo il dibattito sull’opportunità o meno di metterla in onda è aperto. Nel Salento la preside dell’istituto comprensivo Rina Durante di Melendugno e Borgagnie, Anna Carati, ha preso una posizione con una circolare, invitando i genitori degli studenti ad essere vigili.

“Gli episodi sono tutti costellati da immagini cruente, e la trama è incentrata apparentemente tutta sulla violenza- si legge nella circolare- Purtroppo, come spesso accade, il telefilm ha ammaliato anche i bambini più piccoli. Da alcune frasi e dai giochi visti praticare dai ragazzi durante le pause dall’attività didattica, i docenti hanno compreso che anche i nostri alunni si sono lasciati affascinare dalla serie e tentano di imitarla. Con la circolare si intende portare all’attenzione di tutta la comunità educante: docenti, genitori, ma anche catechisti, responsabili delle associazioni sportive e ricreative del territorio, nonché dell’Amministrazione comunale, il fenomeno al fine di collaborare tutti insieme per spiegare l’importanza del rispetto della sacralità della vita”.

 

 

 

 

 

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