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San Cataldo, Darsena: ripresi i lavori ma per smaltimento alghe si attende Bari

SAN CATALDO- Come già anticipato nei giorni scorsi, sono ripartiti   i lavori al cantiere della darsena di San Cataldo. Si stanno realizzando le recinzioni e si procederà al completamento del fabbricato destinato ai servizi e delle pavimentazioni sui piazzali circostanti.

Più articolato il discorso sui lavori a mare –fa notare l’assessore Marco Nuzzaci in una nota stampa-gli uffici stanno verificando con il laboratorio l’esatto codice Cer per la posidonia della darsena, in modo da individuare la discarica dove conferirla e stabilirne il prezzo a tonnellate. Successivamente a questo passaggio sarà approvata la perizia di variante per procedere con il dragaggio. Si faranno a breve i conteggi puntuali per capire quanta posidonia e sabbia si riesce a dragare. La variazione di parametri nella nuova normativa sta dando problemi anche a progetti di estrazione sedimenti da aree portuali già finanziati dalla Regione Puglia con apposito bando. Ragion per cui il 70% di questi finanziamenti risulta ancora non speso. Il Comune di Lecce aveva partecipato a giugno con un proprio progetto proprio per la darsena, giudicato però non ammissibile. Gli uffici hanno presentato controdeduzioni e sono in attesa di risposta da Bari.

E domani alle 11.00 si terrà un sit in alla darsena. Si tratta di una manifestazione organizzata dai consiglieri di opposizione del centrodestra del consiglio comunale di Lecce, insieme al consigliere regionale Paolo Pagliaro (che ha già presentato un’interrogazione), e al Movimento Regione Salento, alla quale stanno aderendo tutti partiti di centrodestra e associazioni del territorio tra cui Movimento Programmazione, La Voce di Lecce, Idee e Rinnovamento, Vivere Lecce, I love San Cataldo, Federazione Imprese Demaniali. Durante il sit in si chiederà agli enti interessati di velocizzare un’operazione indispensabile per il futuro della darsena di San Cataldo, permettendo lo smaltimento sostenibile di alghe e posidonia che ostacolano l’attività dei pescatori e dei diportisti e rappresentano oramai un problema ambientale. Un problema molto importante da risolvere sia per evitare ulteriori problemi ambientali, sia per togliere il freno allo sviluppo dell’economia di Lecce e della sua marina.

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