PARABITA- Una vicenda giudiziaria lunga, cominciata con l’arresto nel dicembre del 2015: 13 giorni di carcere, poi i domiciliari e il processo. Infine, in queste ore, l’assoluzione per “per non aver commesso il fatto” per l’ex vicesindaco di Parabita, Giuseppe Provenzano, imputato con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa per aver avuto, secondo le indagini, una contiguità con i clan mafiosi della zona. L’inchiesta, denominata “Coltura” era stata condotta dai carabinieri del Ros. La sentenza è stata emessa dai giudici della seconda sezione collegiale presieduta da Fabrizio Malagnino, a latere Edoardo D’Ambrosio ed Annalisa De Benedictis).
Giuseppe Provenzano è stato difeso dall’avvocato Luigi Corvaglia che è è riuscito a dimostrare l’estraneità ai fatti contestati. In seguito a questa vicenda il comune di Parabita, allora guidato dal sindaco Alfredo Cacciapaglia era stato sciolto. Una sentenza che riabilita la figura dell’ex vicesindaco.