
TARANTO-Per aggirare i limiti delle autorizzazioni che avevano, avrebbero smembrato sulla carta 4 impianti fotovoltaici in 11 piccoli parchi di 1 Mw, realizzati uno accanto all’altro.
Per questo frazionamento ritenuto fraudolento, nel Tarantino, a Ginosa, il gip Rita Romano ha disposto un maxisequestro da 56 milioni di euro degli impianti, di beni e conti correnti di otto società energetiche, che hanno sede a Milano, Bergamo, Lecco e Bolzano. A loro viene contestata l’illecita percezione di contributi pubblici, per un totale di 15 milioni di euro erogati dal Gestore dei Servizi Energetici per le fonti di energie rinnovabili.
Le indagini della Guardia di Finanza hanno consentito in particolare di appurare che sarebbe stata prodotta documentazione fasulla al Comune. Sono state denunciate 12 persone, fra i rappresentanti legali ed amministratori delle società: sono accusate a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico.
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