
La pandemia ha segnato una accelerazione dei processi di digitalizzazione delle attività di imprese e non solo. Il potenziamento dell’acesso alla rete, in particolare durante iul lockdown, ha reso la vitra reale e quella virtuale intrecciate ed indistinguibili. Si sono create nuove opportunità ma anche nuovi divari; c’è stata una overdose tecnologica che ha spazzato via vecchie abitudini, ma ha perto la strada anche ad abusi e dipendenze. Il testo del professor Ruben Razzante”La rete che vorrei” che cerca di sciogliere alcuni nodi sulle questioni è stato presentato nelle scorse ore a Lecce, alla presenza, tra gli altri del Consigliere Regionale “La Puglia Domani” Paolo Pagliaro, il Presidente di Confindustria Brindisi, Gabriele Lippolis Menotti, il sociologo Luigi Spedicato, ed il giornalista Adelmo Gaetani
Rivolto a tutti coloro che puntano a vivere in maniera sempre più consapevole e respondabile la propria dimensione digitale, affronta temi come l’impatto della digitalizzazione sulla produzione e sulla distribuzione di beni e servizi; la tutela dei diritti degli individui e delle imprese nel web; l’integrazione multimediale , le politiche dei colossi della rete in difesa delle imprese e degli utenti; la qualità dei contenuti informativi; la patologia dell’ecosoistema mediatico e il funzionamento delle democrazie.
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