LECCE – Ufficio Anagrafe di Lecce in forte difficoltà, con presidente del consiglio comunale e due consiglieri che si sono proposti come impiegati.
Sulla questione interviene il movimento Idee e Rinnovamento di Giancarlo Capoccia. “A parte le suggestioni dell’iniziativa di Mignone, Giannotta e Patti -scrive Capoccia- l’Anagrafe del Comune di Lecce è in serie difficoltà soprattutto per l’evidente malcontento di non pochi impiegati di questi uffici e più di ogni altra cosa, di moltissimi cittadini leccesi.
I Sindaco Salvemini ha garbatamente ringraziato lo spunto dei tre, facendo presente che le loro istanze di volontariato non sono risolutorie poiché sono state intercettate risorse nei vari uffici del Comune e di altre Amministrazioni dello Stato, e da dislocare presso l’Anagrafe, attraverso il ricorso allo straordinario.
Appare chiara -dice- la necessità di procedure con l’assunzione di personale. Il Decreto del Ministro Lamorgese prevede che i Comuni fino a 100.000 abitanti in predissesto o in procedura di riequilibrio finanziario, devono avere un numero di unità dipendenti pari a 1 ogni 134 abitanti. Sicché, il nostro Comune dovrebbe disporre di oltre 700 unità a fronte delle 370 attuali. È più che mai urgente uno studio sul carico di lavoro per ogni singolo ufficio del Comune per avere un quadro certo delle risorse umane presenti ed eventualmente per dirottare gli esuberi dove oggi si è in difficoltà”.