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Amministrative: nel Salento oggi e domani alle urne 34 comuni. Ecco come si vota

SALENTO – I seggi sono aperti dalle 7 del mattino di domenica 3 ottobre fino alle 23, e dalle 7 alle 15 di lunedì 4 ottobre per le amministrative per l’elezione diretta dei sindaci e dei consigli comunali (in Calabria si vota anche per le regionali). L’eventuale turno di ballottaggio avrà luogo nei giorni 17 e 18 ottobre. 12 milioni gli italiani chiamati a esprimersi. Nelle tre province del Salento, si vota in 34 comuni.

 

Iniziamo dalla provincia di Lecce:

21 i comuni al voto, due quelli con più di 15mila abitanti: Gallipoli e Nardò.

Alle urne, poi, Alessano, Alliste, Cannole, Caprarica, Castrignano del Capo, Cavallino, Collepasso, Diso, Lizzanello, Melissano, Nociglia, Patù, Poggiardo, Sanarica, Specchia, Taurisano, Taviano, Trepuzzi, Ugento.

Nel Brindisino si vota in quattro paesi: Fasano è l’unico oltre i 15mila abitanti; poi Cellino San Marco, Cisternino, San Pancrazio Salentino.

In provincia di Taranto, vanno ai seggi i cittadini di nove comuni: oltre i 15mila abitanti, si vota a Ginosa, Grottaglie, Massafra e San Giorgio Jonico. Gli altri comuni chiamati alle urne sono Avetrana, Fragagnano, Monteparano, Statte, Torricella.

Ricordiamo che per votare sono necessari la scheda elettorale e un documento di identità. Per accedere ai seggi non è necessario il green pass, dove è però ovviamente obbligatoria la mascherina ed è anche prevista la misurazione della temperatura corporea.

Ecco come si può votare.

Nei comuni fino a 15.000 abitanti è eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti.

Si può:

– tracciare un segno solo sul candidato sindaco, solo sulla lista collegata al candidato sindaco o sia sul candidato sindaco che sulla lista ad esso collegata: in ogni caso il voto viene attribuito sia alla lista di candidati consiglieri che al candidato sindaco collegato. Non è previsto il voto disgiunto, la scheda sarebbe nulla.

Nei comuni con più di 15.000 abitanti si può:

tracciare un segno solo sul candidato sindaco; in questo caso il voto viene attribuito solo al candidato sindaco;

tracciare un segno solo su una delle liste collegate al candidato sindaco o sia sul candidato sindaco che su una delle liste collegate: in entrambi i casi il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista di candidati consiglieri;

esprimere il voto disgiunto, tracciando un segno sul candidato sindaco ed un altro segno su una lista non collegata: in questo caso il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista non collegata.

È eletto sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50% più uno); qualora nessun candidato raggiunga tale soglia si tornerà a votare domenica 17 e lunedì 18 ottobre per il ballottaggio tra i due candidati più votati.

Le preferenze si esprimono scrivendo negli appositi spazi il cognome (oppure il nome e cognome in caso di omonimia) dei candidati consiglieri comunali della lista votata.

Nei comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti si può esprimere una sola preferenza.

Nei comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti è possibile esprimere due preferenze per i candidati a consigliere comunale, scrivendone il cognome nelle apposite righe tratteggiate poste al di sotto del contrassegno di lista. In caso di espressione di due preferenze, queste devono riguardare una candidata di genere femminile ed un candidato di genere maschile (o viceversa), pena l’annullamento della seconda preferenza.

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