LECCE- Sedici morti bianche in questi primi nove mesi del 2021. Un bilancio drammatico, aggravato dal numero di giovani vittime decedute in estate al rientro dal lavoro. “Non siamo disposti a pagare questo prezzo alla ripresa economica post-pandemia”, commentano i sindacati confederali leccesi, per i quali si tratta di una “mattanza senza fine”. Si dicono pronti alla mobilitazione generale, dopo il terzo decesso in pochi giorni, a Tricase, successivo a quelli di Celtahiri Flamur a Mancaversa e di Fabio Sicuro a Palmariggi.
La notizia dell’ennesimo lutto è arrivata mentre le segreterie confederali dei tre sindacati erano riunite per affrontare il tema della sicurezza e della salute sul posto di lavoro. Cgil, Cisl e Uil hanno annunciato l’intenzione di lanciare una serie di assemblee sul territorio e di organizzare una manifestazione nei prossimi giorni sotto la Prefettura, per investire del tema l’ufficio territoriale del governo e per il suo tramite anche le parti datoriali e istituzionali che hanno un ruolo nella diffusione della cultura della sicurezza sul lavoro. “Morti e incidenti gravi sul lavoro, rispettando le norme sulla sicurezza del lavoro, possono essere ridotti in maniera sensibile”, aggiungono le organizzazioni sindacali.