TREPUZZI- Arriva la condanna in secondo grado a 2 anni e 4 mesi per maltrattamenti, escludendo l’aggravante dell’evento morte, nei confronti di Angelo Quarta, il 45enne di Trepuzzi, compagno di Giovanna Trofino, la donna di 39 anni che la sera del 3 giugno 2014, si suicidò lanciandosi dal balcone al secondo piano dell’anonima palazzina in cui viveva con il compagno, in via Marconi a Trepuzzi.
Oggi, in Appello, è stata accolta la richiesta di condanna del sostituto procuratore generale Salvatore Cosentino, che aveva però invocato la pena di 1 anno e 4 mesi. La Corte ha disposto anche il risarcimento in favore dei familiari della vittima assistiti dagli avvocati Pierpaolo Schiattone, Giovanni Carmine Miglietta, Gaetano Stea e Mina Greco.
Angelo Quarta è invece difeso dall’avvocato Marco Pezzuto che ha sempre sostenuto come il suicidio di Giovanna Trofino fosse maturato indipendentemente dal comportamento del compagno, come invece sostenuto dai familiari. Quest’ultimi sono stati seguiti anche dall’ingegnere informatico Luigina Quarta, che ha analizzato documenti trovati nella memoria del computer della donna.
Il legale di Quarta ha comunque già previsto un ricorso in Cassazione.