Mura di Acaya, Pagliaro chiede avvio esproprio aree abbandonate

ACAYA- Interi tratti in stato di completo abbandono, una ferita nella storia di uno dei monumenti più rappresentativi non solo del Salento ma anche del sud Italia: sulle mura di Acaya, raro esempio di cittadella fortificata medievale ancora intatto, il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani e Presidente MRS, ha depositato una mozione per chiedere l’avvio dell’esproprio delle aree in degrado. Questo per evitarne il crollo e la perdita irrecuperabile del bene.

Già a maggio scorso è stata avanzata una richiesta di audizione in sesta Commissione. Ora, vista l’urgenza degli interventi da mettere in campo per preservare la cinta muraria, Pagliaro ha presentato una mozione che impegna la Giunta regionale ad agire sul fronte degli espropri. Perché è questo il primo passo necessario, anzi imprescindibile, per avviare l’iter di messa in sicurezza e consolidamento, propedeutico al recupero e alla valorizzazione di quello che è un luogo identitario da custodire. Sono evidenti e allarmanti i segni del progressivo disfacimento dei conci di tufo, che ha già causato alcuni cedimenti lungo il perimetro di oltre un chilometro.
Ecco perché bisogna agire in fretta, irrobustendo e consolidando, ed estirpando radici e arbusti infestanti dei giardini in abbandono. Perciò, secondo il consigliere, si rende necessaria un’azione di esproprio delle aree in decadimento, partendo dal censimento delle particelle private da acquisire. Naturalmente servirà una valutazione dei costi economico finanziari e degli strumenti procedurali necessari, ma è un atto indispensabile se davvero si vuole strappare alla rovina questo capolavoro d’ingegneria medievale. Ed è questo il mandato che, con la mozione di Pagliaro, si affida alla Giunta e in particolare all’Assessorato regionale alla Cultura, affinché s’impegni in un’azione di pressing sul Mic per l’avvio degli espropri, auspicando che la mozione possa essere portata in tempi rapidi in Consiglio e condivisa dagli altri consiglieri.

 

 

 

 

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