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Lecce, riecco Dermaku: “stavolta per lasciare il segno”

LECCE (G. Serafino) – A meno di un anno di distanza, Kastriot Dermaku torna a presentarsi ai tifosi del Lecce. Il difensore centrale albanese, 29 anni, torna per la seconda volta ad indossare la maglia giallorossa, dopo averla lasciata solo pochi mesi fa dopo il rientro dal prestito al Parma.

Stavolta il Lecce ha deciso di puntare forte su di lui, prelevandolo a titolo definitivo dai ducali: per lui un contratto triennale.

Dermaku è stato presentato dal Direttore Sportivo Stefano Trinchera nella sala stampa “Sergio Vantaggiato” dello stadio di Via del Mare, dove il giocatore è tornato a parlare da nuovo innesto dei salentini.

“Continuiamo la nostra carrellata di presentazione dei nuovi arrivi – ha esordito il DS. Dermaku, in realtà, è una nostra vecchia conoscenza. Purtroppo la scorsa stagione lo ha condizionato e che non gli ha permesso di esprimere tutto il suo potenziale. Ora l’infortunio è, per fortuna, completamente superato. Kastriot con me ha condiviso due splendide stagioni a Cosenza e sono davvero molto felice di presentarlo a Lecce. La sua voglia di rivalsa è tanta e sono sicuro che ci farà divertire”.

Nato in Italia da una famiglia albanese originaria del Kosovo (doppio passaporto per lui), Dermaku, un metro e 95 per 90 kg, è cresciuto nei settori giovanili di Modena e Sassuolo. Veste le maglie di Empoli, Pavia e Lucchese ma il suo exploit arriva a Cosenza.

All’ombra della Sila arriva la definitiva consacrazione: conquista subito la promozione in Serie B e due anni fa la chiamata dalla Serie A, a Parma. Lo scorso campionato lo ha voluto fortemente il Lecce di Corini, dove però non ha lasciato il segno tra covid e svariati acciacchi muscolari.

“Tornare a titolo definitivo è stata una scelta voluta da tutti perché qui mi sono trovato bene fin da subito – spiega Dermaku. Mi spiace per come sia andata l’anno scorso e sono tornato con la voglia di far vedere tutto il mio potenziale. Negli anni di Cosenza non ho mai saltato un allenamento, nemmeno con la Nazionale. Gli intoppi però fanno parte della carriera. Il numero di maglia? Ho scelto il 44, ma senza un grande significato. Molti numeri erano occupati e così ho scelto il 44, la metà di 88, anno di nascita di mio fratello”.

Sulla sua condizione fisica spiega: “Lo scorso anno mi sono portato dietro un infortunio che in estate ho curato del tutto. Col Parma abbiamo deciso di intraprendere un percorso a Bologna per un ricondizionamento atletico, per trovare la condizione fisica migliore. Siamo al termine di questo percorso: mancano forse 10-15 giorni per poter entrare nel gruppo con i miei compagni. Quando sarò pronto per scendere in campo? Serve trovare anche il giusto affiatamento con i compagni e vedremo il campo che risposte darà”.

La dirigenza di via Colonnello Costadura, però, crede molto in lui e l’albanese non ci ha pensato due volte prima di accettare la seconda chiamata in giallorosso.

“Il campionato cadetto è sempre stato un campionato difficile e forse quest’anno lo è più dello scorso anno. Ci sono blasoni importanti con le retrocesse che diranno la loro fino alla fine. Noi daremo sempre il massimo, ogni settimana. A fine stagione tireremo le somme.

Ci sono tutti i presupposti per disputare un grande campionato. Ero allo stadio per la prima gara della stagione contro il Parma, in Coppa Italia. Purtroppo le prime due di campionato sono andate come tutti sappiamo, ma ci sono tutti gli ingredienti per far davvero bene. Con chi ho parlato? Ho sentito i compagni che ho conosciuto lo scorso anno e non vedo l’ora di conoscere tutti”, conclude Dermaku.

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