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Notte della Taranta, sul palco pizzica, rock e “liberazione”

MELPIGNANO-L’overture del concertone edizione 24 della Notte della Taranta è stato la “Pizzica della Liberazione“, un brano scritto dal maestro concertatore Enrico Melozzi, un inno alla libertà dopo i mesi bui del lockdown al ritmo della terra salentina. E’ stato l’inizio di un concerto che ha visto insieme rock, musica sinfonica, rap e coreografie contemporanee ma che non ha tradito l’autenticità della pizzica, sempre presente nei ritmi indiavolati o nelle melodie struggenti della  tradizione riproposta anche nelle lunghe tuniche bianche indossate dalle cantanti e che rievocano le antiche tarantate morse dal ragno.

A condurre la serata, che sarà trasmessa su Rai 1 il 4 settembre, Al Bano che con la sua voce possente ha interpretato alcuni brani della tradizione pugliese e dialogato con gli ospiti e il pubblico nelle vesti di presentatore. La Fondazione Notte della Taranta guidata da Massimo Manera ha voluto sul palco quest’anno il maestro concertatore Enrico Melozzi che ha riarrangiato i brani più noti del repertorio salentono guidando l’Orchestra Popolare e la sua Orchestra Notturna Clandestina.

Protagonista della serata la 19enne Madame che ha assorbito la pizzica trasformandola in chiave contemporanea, con parole e ritmi nuovi: la sua Marea, con innesti della canzone Aria Caddripulina, la struggente Rondinella e Dici ca nun me voi ca su piccinna, vestita di bianco con un abito della stilista Annalisa Surace interamente realizzato al telaio.

Al trio Il Volo,  supersopiti della serata, è stata affidata Calinnitta. Sul palco anche l’omaggio al direttore artistico scomparso di recente Daniele Durante con il brano Fuecu, le voci potenti delle cantanti e dei cantanti dell’orchestra, Fimmene Fimmene: ritmi travolgenti che qualche anno fa avrebbero fatto scatenare la piazza, ora costretta entro i limiti delle mille persone a causa del covid.

A chiudere il concerto la Pizzica di Aradeo che ha regalato le ultime emozioni al pubblico presente davanti ad una scenografia di luci e luminarie e dell’ex convento degli Agostiani a Melpignano, che per la prima volta ha aperto le porte della sua chiesta.

https://www.youtube.com/watch?v=i_FBeqb_CWY

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