BRINDISI – Il “Cesare Braico” è il parco storico della città di Brindisi. Collocato alle porte della città, originariamente nacque – nel 1936 – come sanatorio antitubercolare. Una funzione dismessa nel 1972 quando si cominciò a pensare ad un utilizzo differente. Attualmente ha sede, all’interno del parco, l’istituto Alberghiero, mentre il polmone verde appartiene alla città, grazie ad una convenzione trentennale sottoscritta da Asl e Comune nel 2013.
Viene frequentato da tantissima gente che vi trascorre ore, avendo la possibilità di fare delle belle camminate o di giocare liberamente.
Ma i problemi sono davvero tanti e tutti da tempo irrisolti. Durante le ore serali, ad esempio, l’impianto di illuminazione è in gran parte non funzionante. A questo si aggiungono i pericoli derivanti da cordoli fortemente danneggiati, da marciapiedi sconnessi, da erbacce presenti ovunque e da alberi abbattuti e mai rimpiazzati. Lasciano a desiderare anche le giostrine per i più piccoli, così come lo stato di manutenzione dei campi di basket.
E che dire, poi, dell’immobile abbandonato all’interno del parco? La vecchia struttura dell’Asl viene utilizzata da spacciatori e tossicodipendenti, nonostante sia pericolante. L’Asl qualche tempo fa si è impegnata ad abbatterla, ma fino ad oggi non è stato fatto nulla in questa direzione.
A tutto questo si aggiunge la presenza, durante le ore serali, di bande di teppisti che distruggono tutto ciò che trovano.
Insomma, il parco Cesare Braico richiede più attenzioni, così come sollecitato più volte dai cittadini che lo frequentano. Il problema è passare dagli annunci in pompa magna agli interventi effettivamente realizzati. E non è roba da poco…
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