LECCE – Il Salento, l’amato e caldo Salento. I posti del cuore, il sole, il mare e perché no anche il vento. Lecce, la bella città barocca, e il Lecce, la maglia giallorossa e la passionale curva nord. Il tifo, quello vero, dello zoccolo duro sempre presente nella “vita” della squadra, nei momenti positivi ma anche e soprattutto in quelli neri e bui.
Tutte queste affascinanti immagini e location per convincere i futuri calciatori giallorossi, quelli stranieri, i più giovani e che vengono dalle zone più lontane del mondo, a sposare la causa Lecce, a firmare per il club di Via Colonnello Costadura. Immagini che vengono inviate anche ai loro familiari.
Pantaleo Corvino, salentino doc di Vernole, esperto responsabile dell’area tecnica dei salentini, durante la conferenza stampa di presentazione del difensore centrale islandese Ingi Bjarnason ha svelato un retroscena, tutto particolare, riguardo a come prova a convincere i calciatori stranieri a venire a giocare nel Lecce.
“A questi ragazzi, per i quali Lecce può sembrare un posto molto lontano, mando sempre foto di Santa Croce, San Cataldo, Torre dell’Orso, Gallipoli, Otranto, lo stadio e i video dei nostri tifosi. Sono tutte cose che Brynjar ha ricevuto, in modo da poter capire in che posto sarebbe approdato venendo nel Salento”, ha concluso Corvino e il neo-tesserato ha confermato.
Il dirigente salentino, anima e cuore del mercato giallorosso, fa vedere tutto il calore e le bellezze del territorio, per incuriosire i nuovi calciatori che arrivano da posti lontani, un modo per incoraggiarli a scegliere con forza il club giallorosso. E, a quanto pare, l’idea del maresciallo di ferro ha avuto e ha dei riscontri più che positivi.
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