
PUGLIA – Pubblicato il dossier “Mare Monstrum” di Legambiente. La Puglia è seconda nella classifica del mare illegale con 2.965 infrazioni accertate: 3,4 infrazioni per ogni chilometro di costa
Continua l’assalto al mare e alle coste italiane. Il dossier Mare Monstrum 2021 di Legambiente, il rapporto elaborato da Legambiente su dati di forze dell’ordine e Capitanerie di porto e che restituisce i dati dei reati a danno delle coste e del mare, non offre dati incoraggianti.
In cima classifica del mare illegale 2020, troviamo il ciclo del cemento, rimasto su valori assoluti altissimi (il 42,9% dei reati accertati). Migliori notizie sul fronte degli illeciti legati al ciclo dei rifiuti e all’inquinamento marino, diminuiti dell’11,6%, per l’impatto del lungo periodo di lockdown sulle attività economiche. Balzo in avanti per la pesca di frodo (il 23,3% dei reati accertati) che ha cercato di “approfittare” della pandemia, come dimostra il numero impressionante di sequestri effettuati: 3.414 contro i 547 del 2019, dagli attrezzi usati illegalmente in mare alle tonnellate di prodotti ittici requisiti. Cresce, in generale, il numero di persone arrestate e denunciate per aggressioni alle coste e ai mari italiani, 24.797 (+24% rispetto al 2019), e quello dei sequestri che hanno toccato quota 8.044 (+9,9%) per un valore di 826 milioni di euro.
I dati dimostrano come le nostre coste e il nostro mare siano a forte rischio di illegalità. Tra le regioni dove si concentra il maggior numero di reati, al primo posto troviamo la Campania seguita da Sicilia e Puglia. Quest’ultima, secondo il dossier, conta numeri purtroppo ancora molto importanti: a fronte di 2.965 infrazioni accertate, il 13,3% del totale nazionale, sono state 2.686 le persone denunciate e arrestate e 1.016 i sequestri effettuati dalle Forze dell’Ordine.
Nella classifica dell’illegalità sul ciclo del cemento, dunque pratiche illecite ai danni dell’ecosistema marino e costiero, la Puglia figura al terzo posto con 1.103 infrazioni accertate, l’11,6% sul dato nazionale, con 1.230 persone denunciate e arrestate e 220 sequestri effettuati.
Tanti sono anche i reati legati alla pesca illegale, professionale o sportiva. La Sicilia occupa la prima posizione, con il 22% degli illeciti accertati, seguita da Puglia (882 infrazioni accertate, il 17% del totale, con 879 persone denunciate e arrestate).
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