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Nel Lecce di Baroni c’è posto per Mancosu

LECCE – (t.d.g.) In tutte queste stagioni la fascia di capitano non poteva che andare a lui: a Marco Mancosu. Per il centrocampista cagliaritano potrebbe essere stato l’ultimo campionato con la maglia del Lecce. Potrebbe, ma non è sicuro. La seconda parte di stagione per Mancosu è stata tribolata, ha condotto una battaglia in cui nessuno vorrebbe essere coinvolto. Eppure, appena ha potuto, è tornato in campo, a sudare per quella maglia per la quale ha dato tanto e dalla quale ha ricevuto altrettanto. Purtroppo anche le belle storie prima o poi finiscono. E mai come in questa estate rovente c’è aria di addio fra la società leccese e Mancosu.

CAPITANO DI LUNGO CORSO – Dal 2016 in giallorosso, due promozioni conquistate, dalla Serie C alla B e dal campionato cadetto alla Serie A. E una terza promozione è stata sfiorata nell’ultimo campionato concluso il 20 maggio scorso al Via del Mare nella semifinale di ritorno dei Play Off. Proprio dal suo piede destro e dal dischetto è partito quel pallone che ha mandato fuori giri il Lecce. Corsa finita. E tutti hanno pensato pure a un triste epilogo del legame fra il Lecce e il suo capitano. Ma al di là dell’episodio sul campo non sarà mai così.

IL CONTRATTO – E comunque c’è ancora un contratto che lega Mancosu alla società del presidente Sticchi Damiani. E scade nel 2023. Almeno tre i motivi che potrebbero spingere Mancosu a valutare un’altra destinazione: la voglia di cambiare aria dopo tante stagioni nella stessa squadra; l’offerta di un’altra società che dovrebbe accontentare anche il Lecce e il cambio di modulo. Tutti motivi validi. A 33 anni, da compiere il prossimo 22 agosto, Mancosu guarderà a una serie di aspetti che non possono essere trascurati. Se venisse rispettato il contratto attuale, chiuderebbe il rapporto con il Lecce a 35 anni.

MODULO – Tuttavia, a spingere Mancosu a valutare un’altra esperienza calcistica, non è principalmente il cambio di modulo annunciato dal tecnico Baroni. Sebbene nelle ultime stagioni abbia recitato da trequartista, gli inizi in giallorosso sono stati da interno di centrocampo, una posizione via via abbandonata grazie a Liverani che lo ha convinto e istruito per giocare a ridosso delle punte. Un percorso di cui Mancosu non si è affatto pentito. Anche nel 4-3-3 di Baroni Mancosu potrebbe tornare all’antico ruolo di mezzala. E poi non si sa ancora quale sarà lo schieramento alternativo, al di là dei fanta moduli estivi. Potrebbe essere pure uno schieramento con il doppio trequartista. Tutto dipenderà dal mercato, dagli uomini che Baroni avrà a disposizione e dagli spunti che il tecnico capterà non appena vedrà all’opera i giocatori che porterà in ritiro. Il futuro di Mancosu non è ancora deciso. Salvo offerte da cogliere al volo, sia per il club leccese che per il giocatore, Mancosu partirà per il ritiro estivo guidando ancora la truppa giallorossa.

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