Attualità

Carcere senza acqua: le urla dalla struttura di Borgo San Nicola. Ora emergenza rientrata

LECCE – Il video è diventato virale e, nella notte tra giovedì e venerdì, ha circolato velocemente sui social. Le urla che arrivano dal carcere leccese di Borgo San Nicola sono nitide: “acqua” gridano le persone detenute. E si sentono poi i rumori della cosiddetta “battitura”, la forma di protesta che si attua battendo padelle e stoviglie contro le sbarre delle celle. Nella casa circondariale mancava l’acqua da mercoledì quando, a causa di un problema nell’erogazione dell’energia elettrica, le vasche di accumulo dell’acqua, non più alimentate, si erano completamente svuotate determinando l’interruzione anche dell’erogazione dell’acqua.

Ora l’emergenza è rientrata.

L’aggiornamento arriva dalla Garante dei diritti delle persone private della libertà personale della città di Lecce, Maria Mancarella, che ha effettuato una visita sul posto.

“Dagli incontri avuti con il dirigente Pasquale Somma, che sostituisce il Comandante, e con la direttrice, Valentina Meo Evoli, ho potuto appurare che al momento la situazione sembra essere tornata alla normalità. Il tutto è cominciato mercoledì: a causa di un guasto, preceduto da un breve black out verificatosi martedì, Enel ha interrotto l’erogazione della corrente elettrica non solo nel carcere ma in tutta la zona. L’emergenza generata dalla mancanza della luce è stata in un primo momento affrontata attraverso il ricorso al generatore che purtroppo, probabilmente a causa del sovraccarico, si è bloccato nella mattinata di giovedì. Nel pomeriggio la direzione ha provveduto all’affitto di un generatore di supporto per consentire la riparazione di quello in dotazione al carcere. Alle 18 la situazione sembrava risolta. Intorno alle 20 Enel ha interrotto improvvisamente l’erogazione, questa volta solo nell’area del carcere, generando una situazione gravissima poiché, nel frattempo, le vasche di accumulo si erano completamente svuotate. La Direzione si riserva di verificare le responsabilità di questa interruzione.

La preoccupazione e il grave disagio generato hanno dato vita a proteste da parte di detenuti in alcune sezioni, appena contenute dall’intervento degli agenti che, utilizzando l’acqua degli idranti, hanno riempito alcuni secchi da utilizzare per le emergenze. Sin dalla prima mattinata di venerdì, la direttrice e il comandante hanno incontrato le delegazioni di detenuti di tutte le sezioni per dar loro conto della situazione e comunicare che, per un paio di giorni, nelle ore del passeggio, l’erogazione dell’acqua sarà sospesa per dar modo alle vasche di riempirsi nuovamente. La direzione ha, inoltre, acquistato scorte di acqua in bottiglia per venire incontro a tutte le esigenze”.

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