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Aviazione Brindisi, Stefàno: “Smantellamento impoverirà il territorio”. Mozione Pagliaro: “Governo regionale si opponga”

BRINDISI – “Centro di Controllo Apulia e Centro Radar di Brindisi, non si mortifichi il territorio e i lavoratori altamente qualificati che vi operano”. È quanto sottolinea il senatore Dario Stefàno, presidente della Commissione Politiche dell’Unione europea, in una lettera alla Presidente del cda di ENAV, Francesca Isgrò, e per conoscenza ai ministri Giovannini e Carfagna, sulla chiusura prevista del centro di controllo di avvicinamento Apulia, che serve gli aeroporti di Bari e Brindisi, e del Centro radar di Brindisi (Brindisi ACC).
“Si tratta di una vicenda su cui ho chiesto più volte, anche con atti di sindacato ispettivo, un intervento da parte dei Ministri competenti, poiché in termini territoriali la chiusura si traduce in un ingente danno economico e occupazionale, con la perdita di circa 200 posti di lavoro”.
“Peraltro – prosegue Stefàno –  il progetto di accorpamento della gestione dei Servizi di Rotta e di Avvicinamento sembrerebbe avanzare a passo spedito solo per Brindisi e non anche per Padova, dove, al contrario, le stesse procedure sono state rinviate di ben 10 anni”.
“Siamo di fronte ad una dismissione vera e propria  – sottolinea il senatore – in un momento di crisi sanitaria ed economica, che contrasta fortemente con gli indirizzi di tutela e rilancio che potrebbero trovare anche nell’ACC di Brindisi un’espressione di rinvestimento”.
“Per questo – conclude – ho chiesto di essere messo a conoscenza dell’intendimento ultimo di ENAV in ordine al piano industriale e se dunque si intende continuare a dare seguito agli interventi di “smantellamento” delle strutture del Controllo di avvicinamento e del Centro Radar di Brindisi”.

Il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo de La Puglia Domani e Presidente Mrs, interviene con una mozione urgente: “Il trasferimento a Roma dei servizi di controllo d’area del Centro Radar di Brindisi (che serve gli aeroporti del Salento e di Bari) da parte dell’ENAV è il campanello d’allarme di un piano di smantellamento che va fermato subito, con ogni mezzo. Perciò ho suonato la sveglia alla Giunta regionale con una mozione urgente, che la impegna ad un’azione forte e immediata verso il Governo e verso l’Ente Nazionale per l’Assistenza al Volo, per scongiurare che Brindisi, il Salento e la Puglia vengano privati di questa struttura importantissima e subiscano l’ennesimo atto predatorio, legittimato dal silenzio della massima istituzione territoriale.

Questa chiusura comporterà ricadute occupazionali ed economiche pesantissime, con la perdita di circa 200 posti di lavoro. Ed è evidente che si tratta solo del primo passo di un disegno di dismissione. Contro questa decisione sciagurata la Regione Puglia deve levare gli scudi, per un sussulto di orgoglio e per difendere un presidio di prestigio. I tre quarti degli interessi aziendali dell’ENAV sono concentrati sui centri che gestiscono i voli durante la fase di crociera, dunque privare Brindisi di questa struttura è un impoverimento gravissimo.

Il Centro di controllo brindisino andrebbe invece potenziato e rilanciato in chiave strategica nell’area del Mediterraneo, puntando ad incrementare e qualificare ulteriormente il personale che vi opera, con un piano di rilancio serio e di lungo respiro. Ma ora serve un’azione di contrasto urgente e determinata, per bloccare il trasferimento a Roma dei servizi di controllo d’area”.

 

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