UGENTO- Sono trascorsi 13 anni dall’omicidio di Peppino Basile, da quella brutale aggressione che si consumò nella notte fra il 14 e il 15 giugno del 2008 davanti alla sua abitazione, a Ugento. 19 le coltellate che segnarono la sua fine ma ancora oggi tutto è avvolto nel giallo: ancora non si conosce il nome del suo o dei suoi assassini. Diverse le piste battute in anni di indagini: delitto passionale, delitto per futili motivi legati a questioni di vicinato (a processo andarono due vicini di casa, Colitti nonno e nipote, poi assolti), fino all’ipotesi dell’omicidio di mafia, forse connesso alle battaglie che Basile, Consigliere provinciale e comunale all’opposizione di Ugento, stava portando avanti come membro della Commissione provinciale Ambiente.